Progetti di scambio culturale e di collaborazione all’incontro tra i rappresentanti della comunità cinese e le autorità cittadine
Corsi di lingua per migliorare la comunicazione e favorire il dialogo con gli immigrati asiatici
PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. La comunità cinese cagliaritana vuole aprirsi alla Sardegna e il recente passaggio di consegne alla presidenza dell’associazione Sardegna-Cina di Lu Xiben, viene inaugurato con questo progetto. L’incontro svoltosi venerdì sera al T Hotel è stato promosso, in occasione dell’apertura dell’anno del Coniglio, che per la comunità cinese ha un significato particolare.
L’occasione è stata utile per presentare alle autorità locali e alla cittadinanza il nuovo corso dell’associazione - la sede è in via dell’Artigianato 18 - che si propone come sostegno e canale di inserimento per i nuovi arrivati cinesi nella comunità cittadina e come tramite per far conoscere la loro cultura in Italia. Fra le proposta scaturite nell’incontro quella di creare una scuola in città in cui i sardi possano studiare la cultura e la lingua cinese, così come i cinesi la lingua e la cultura sarda: «L’obiettivo - ha spiegato il vicepresidente Chen Ren Feng - che la nostra associazione vuole raggiungere è creare un forte sodalizio fra la comunità cinese e quella italiana. In particolare vorremmo creare un ponte tra la nostra cultura e la vostra». Il vicepresidente dell’Associazione ha spiegato quanto sia importante creare una scuola nel capoluogo in cui si possa studiare la cultura e la lingua cinese, così come i cinesi la cultura sarda. Conoscenza reciproca e unione fra i due mondi è il messaggio lanciato dalla direttrice dell’ufficio consolare: «Quest’anno - ha dichiarato Jiong - è l’anno della cultura cinese in Italia e sono davvero felice di vedere giovani volenterosi e brillanti fare da portavoce della cultura cinese nel vostro Paese». L’incontro conviviale è stato introdotto da Lu Xiben. Al tavolo delle autorità asiatiche erano presenti tra gli altri il console cinese con la consorte, la segretaria dell’ambasciatore, il presidente di Sardegna-Cina Lu Xiben e il vice presidente Chen Ren Feng. Alla composizione dell’estesa tavolata delle autorità locali invece hanno contribuito il vicesindaco Edoardo Usai, il consulente provinciale delle politiche sociali Mimmia Fresu, l’assessore comunale Giorgio Adamo, il consigliere regionale ed ex presidente della Regione Renato Soru e Franco Ghiani dello staff cultura dell’assessorato alla pubblica istruzione. Chen Ren Feng, con un italiano appreso all’istituto Martini, ha spiegato che Sardegna-Cina, associazione nata nel 2005, intende farsi conoscere dalla comunità locale, agevolata dalla ripresa delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, attraverso le sue attività sociali, come i corsi di italiano e cinese e con le attività di sostegno ai neoimmigrati. Il supporto riguarda anche il settore giurisprudenziale e l’associazione si sta attivando per estendere i suoi servizi in tutti i settori della vita della comunità cinese. I cittadini cinesi in Sardegna sono circa 2600 e la sola Cagliari ne ospita quasi 1.500, molti dei quali sono inseriti nel commercio come lavoratori autonomi. Secondo le ultime statistiche del Cnel, a Cagliari i cinesi sarebbero i proprietari della metà delle 1.126 imprese con titolari stranieri.