Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Un governo unico per l'area vasta è indispensabile»

Fonte: L'Unione Sarda
21 febbraio 2011

Incontro sul Piano strategico

Ormai quasi tutte le grandi città italiane ed europee hanno affidato ad un piano strategico lo sviluppo del proprio futuro. E per redigerlo, esattamente come fatto anche a Cagliari, sono state coinvolte le anime imprenditoriali e produttive, così come quelle culturali. È stato proprio il confronto tra realtà differenti il tema della seconda e ultima giornata del convegno sul piano strategico per la “governance” dell'area metropolitana, l'appuntamento organizzato dalla Rete delle città strategiche in collaborazione con il Comune. Al centro del dibattito, nella seconda giornata di lavori nel sottopiano Search del Municipio di via Roma, dopo la prima ospitata al Teatro Massimo, è rimasto lo sviluppo dell'area metropolitana cagliaritana: sedici comuni che sono destinati ad avere un futuro comune. «Ormai non si può più pensare come singole realtà con servizi diversi», ha ripetuto il sindaco Emilio Floris, «anche perché talvolta a dividerci è solo una strada. Per questa ragione il piano strategico è d'importanza fondamentale».
I SINDACI A confronto col sindaco del capoluogo sardo anche quelli di Teramo e Siracusa, Maurizio Brucchi e Roberto Visentin, mentre non è intervenuto per un problema improvviso il coordinatore del progetto Pore (Opportunità regioni in Europa), Ernesto Somma. Cinque sono poi gli assi strategici del piano cagliaritano: governance e qualità del territorio, il fronte del mare, conoscenza (innovazione e sviluppo), identità (cultura, tradizioni e ambiente) e servizi sociali (creatività, coesione e sicurezza). Giunto alla fine del suo secondo mandato, il sindaco Floris lascia dunque uno strumento anche alle amministrazioni che arriveranno.
FLORIS «Il piano strategico non è un punto d'arrivo», ha ripetuto, «ma un punto di partenza per chi dovrà governare non solo Cagliari, ma anche i centri che la circondano. Uno strumento aperto agli stimoli e agli impulsi propositivi di tutti». E al pomeriggio, esperti e ricercatori hanno potuto vedere dal vivo quello che in precedenza era stato argomento del convegno sul piano strategico, ovvero le zone della città dove maggiormente in futuro si potrà notare la trasformazione dell'area urbana: dallo stagno di Molentargius al centro storico, passando per il lungomare Poetto dove si ipotizzano i principali interventi di riqualificazione.
FRANCESCO PINNA

19/02/2011