Anfiteatro
I biglietti sono già in vendita da settimane: 65 euro per la platea, dai 52 ai 40 per gli altri posti, 30 euro per il tanto vituperato terzo anello. «E qualcuno ha già comprato i tagliandi per il 2, 3 e 4 agosto», dice Massimo Fregnani, braccio destro di David Zard, uno dei più importanti organizzatori di concerti in Italia. Il musical Notre Dame de Paris è già stato allestito a Cagliari, ovviamente all'Anfiteatro romano, nel 2002. E dovrebbe tornare la prossima estate. Dovrebbe. O forse no, visto che l'assessorato alla Cultura ha diffidato tutte le associazioni che in passato hanno avuto in gestione l'arena dal prevedere spettacoli in viale Fra Ignazio, visti «gli imminenti lavori di manutenzione straordinaria» di cui però ancora non c'è traccia. Quindi anche uno dei musical più seguiti degli ultimi dieci anni è in bilico. Anche se la presentazione, a dicembre dello scorso anni, appena due mesi fa, avvenne proprio in municipio. Benedetta dal Comune - alla conferenza stampa partecipò il vicesindaco Maurizio Onorato e il capogruppo di Forza Italia Ugo Storelli - e dalla Provincia (c'era l'assessore al Turismo Piero Comandini). Ora però la marcia indietro dell'assessore Giorgio Pellegrini rischia di far crollare come un castello di carte l'organizzazione.
LA PROPOSTA Fregnani racconta di essersi fatto avanti due mesi fa come «capocordata» di un insieme di società cagliaritane e non, che vorrebbero prendersi in carico la cura e il riallestimento delle tribune nell'Anfiteatro. «Siamo disposti a seguire le indicazioni della sovrintendenza e offrire al pubblico sardo, e non solo, gli spettacoli in una delle arene più belle d'Italia. Abbiamo chiesto al Comune di parlarne in una conferenza di servizi». Da via Roma però non è arrivata ancora nessuna risposta.
LE TRIBUNE In cosa consisterebbe il progetto? «Smontare le tribune e pulire il monumento, ogni anno con costi accessibili. Come succede da tempo per l'arena di Verona. E come si sarebbe dovuto fare anche a Cagliari: invece in 10 anni le strutture di legno non sono mai state smontate, è normale che la sovrintendenza si imbufalisca. Il lavoro, in questi anni, è stato fatto in super-economia». Fregnani spiega che per il monumento di viale Fra Ignazio serve « un piano di lavoro serio. Ecco perché ho chiesto un incontro con il Comune e la sovrintendenza. Bisogna vedere quali sono i vincoli, quali sono i margini di intervento. Io ho conosciuto l'Anfiteatro quindici anni fa: era una piccola discarica. Eppure i romani l'hanno costruito per gli spettacoli, non capisco perché adesso non potrebbe più ospitarli».
NOTRE DAME DE PARIS Nel frattempo, i biglietti di Notre Dame sono in vendita su internet come se nulla fosse: «Se non si farà, restituiremo i soldi a chi li ha comprati. Nel nostro lavoro la prima regola è il rispetto del pubblico. Ma invito tutti ad acquistare i tagliandi per sottolineare la validità del progetto dell'Anfiteatro. Anzi. Questo potrebbe essere solo l'inizio. Vedrei bene anche un referendum su questo argomento: scommettiamo che in molti sarebbero d'accordo con il continuare a organizzare concerti lì?». ( m.r. )
19/02/2011