Ancora da bandire l’appalto definitivo, resta aperto il contenzioso con il Cacip
CAGLIARI. Ancora problemi per la raccolta dei rifiuti. Dopo l’appalto intermedio, di due anni, in attesa del mega affidamento (per nove anni e 390 milioni di euro), arriva un’altra «grana»: i settanta dipendenti del servizio che rischiano di restare senza lavoro. Un’altra patata bollente che, in un momento di grandissima difficoltà occupazionale, creerà tensioni.
L’appalto intermedio è stato vinto dalla De Vizia (che guidava l’Ati di imprese che gestiva in proroga il del servizio) col 7,2 per cento di ribasso. Da qui l’idea dell’amministrazione di uilizzare il risparmio per impiegare i settanta dipendenti, che rischiano il non venire riassunti. E la questione non è ancora risolta e, per l’opposizione, «rischia di essere un altro pasticcio». L’odissea dei rifiuti continua. Anche la proroga, fatta con un’ordinanza del sindaco Emiilio Floris (la terza) aveva creato molte polemiche. L’opposizione aveva fatto presente che il ministero si era espresso negativamente sulla possbilità di un’ulteriore proroga (l’ottava). Ma il primo cittadino aveva risposto che, piuttosto che far invadere Cagliari dai rifiuti, sarebbe andato contro la legge. Da ricordare poi come il Municipio abbia ancora aperto un contenzioso col Cacip per sette milioni e mezzo di fatture non pagate. Nello stesso tempo il fatto che l’amministrazione comunale non riesca ad arrivare ai livelli di raccolta differenziata e incorra nelle «multe» (venendo esclusa dalla premialità) danneggia anche i Comuni virtuosi. Un quadro complessivamente molto critico. Infatti, anche ammesso - ma è molto difficile - che la De Vizia riesca a iniziare subito il nuovo servizio, resta il contenzioso col Cicap e i problemi della differenziata, visto che in questi due anni sarà difficile riuscire a fare il «porta a porta» che garantisce i livelli richiesti.
A monte di tutto questo c’è una storia di circa dieci anni che racconta di un tentativo (con la Sam) di mettere in piedi una società mista per la gestione dei rifiuti. Ma il tutto è finito con corsi e ricorsi (per un errore materiale avvenuto durante l’appalto) che alla fine ha fatto annullare tutto. Insomma, per Cagliari, i rifiuti si sono trasformati in un labirinto da cui l’amministrazione non riesce a uscire. «Bisogna dire le cose come stanno - precisa Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio comunale - noi stiamo paganto una delle tasse più alte d’Italia per i rifiuti. Nello stesso tempo non si può certo dire che abbiamo un servizi efficiente. E questo è dimostrato dall’incapacità di arrivare alle quote richieste di raccolta differenziata, dai continui rinvii per il mega appalto e, quindi, per una gestione più razionale del comparto. Poi va detto che giungere a otto proroghe è eccessivo e non giustificato». (r.p.)