Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’Udc (per ora) salva Cappellacci e Pdl

Fonte: La Nuova Sardegna
14 febbraio 2011


Il governatore: «Rapporto solido». Oppi: «Ne prendo atto». C’è l’incognita Fli


FILIPPO PERETTI

CAGLIARI. Il diktat di Berlusconi «fuori i centristi da tutte le giunte» non spaventa l’Udc ma ha terrorizzato Ugo Cappellacci, perché la sua maggioranza si regge proprio sull’alleanza tra Pdl e moderati. E così il governatore si è precipitato a decretare: «Qui siamo autonomi».
Martedì nuovo vertice alla Regione. Dopo quello di lunedì scorso, il 15 ci sarà una nuova verifica dei rapporti politici nella maggioranza di centrodestra. Si parlerà di alleanze e se ne parlerà alla luce del diktat berlusconiano (a Roma è stato smentito che si tratti di un ordine categorico, ma sarà valutato caso per caso). La questione dei rapporti tra Pdl e centristi era già stata affrontata lunedì, quando il segretario dell’Udc, Giorgio Oppi, aveva annunciato la nascita in Consiglio regionale del gruppo del terzo polo con l’adesione dei due consiglieri di Fli. Cappellacci e il Pdl avevano fatto qualche rimostranza, ma avevano smesso subito non appena qualcuno aveva fatto notare che un veto avrebbe dovuto riguardare anche l’Udc. E all’epoca non c’era stato ancora il «suggerimento» del premier. Martedì il caso sarà riaperto anche perchè il coordinatore sardo di Fli, Ignazio Artizzu, ha ribadito ieri in partenza per Milano: «Noi alla Regione ci consideriamo all’opposizione, salvo che Cappellacci non si decida a fare un chiarimento». E’ un’incognita che pesa perché se il Psd dovesse mettere un veto sul Fli, Oppi non lo accetterebbe.
Nania: «Si vedrà caso per caso». Il vice presidente del Senato Domenico Nania, che nel Pdl è anche responsabile degli enti locali, era ieri a Cagliari per una serie di iniziative politiche con il coordinatore regionale Mariano Delogu. Ha subito cercato di gettare acqua sul fuoco sul caso Udc: ««Quello di Berlusconi magari si è trattato di un suggerimento che va poi valutato a seconda delle realtà territoriali», ha spiegato. In serata, dopo una consultazione con i coordinatori nazionali, è stato più esplicito: «A livello locale la situazione delle alleanze con l’Udc va giustamente verificata caso per caso sia valutando la situazione attuale sia guardando alle prossime scadenze amministrative».
Cappellacci si dice tranquillo. Caso chiuso dopo le dichiarazioni di Nania? Niente affatto. Tanto che Cappellacci si è precipitato a fare una dichiarazione per dire che «l’alleanza con l’Udc non solo è strategica e non è mai stata messa in discussione, ma ha radici in un percorso maturato nei cinque anni trascorsi all’opposizione e prosegue oggi con un’esperienza di governo, che sta dando risultati importanti per la nostra isola». Quello del «centrodestra sardo», quindi autonomo, «è un progetto - ha chiarito - che va avanti, confermato dai fatti e dalle valutazioni già compiute». Cappellacci si era già pronunciato giovedì sulla stessa linea e Oppi aveva commentato: «Siamo convinti che qui i rapporti continueranno a essere buoni come lo sono sempre stati. Io non posso far altro che attenermi alle dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente Cappellacci che parlano di asse portante Pdl-Udc».
L’incertezza delle alleanze. Il caso Udc sarà esaminato lunedì dal coordinamento regionale del Pdl che deve occuparsi delle alleanze elettorali e in particolare di quella di Cagliari: il ballo c’è la cessione ai Riformatori (per Massimo Fantola) della candidatura a sindaco. Delogu è del parere che le alleanze dovranno essere uniformi in tutto il territorio: solo in questo caso sarebbe accettato il nome di Fantola e soprattutto il proseguimento nel rapporto con l’Udc. E’ un braccio di ferro dall’esito incerto, soprattutto se dovesse precipitare, con le elezioni anticipate, la situazione politica nazionale.
L’Idv: «L’Udc stacchi finalmente la spina». E pensando anche alla prospettiva del voto, il segretario dell’Idv, Federico Palomba, è tornato ieri alla carica dei centristi: «Alcuni partiti-puntello sono fuori posto in una collocazione organica nella giunta di destra che governa la Regione». Palomba ha aggiunto: «Al di là delle dichiarazioni di Berlusconi non è giustificabile che l’Udc, sia per la tradizione del partito che per l’attuale situazione politica nazionale, continui ad appoggiare Cappellacci».

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