Da uno studio della Provincia emergono dati preoccupanti anche per scuole e ospedali
Cinquantasei le strade controllate: tutte superano i limiti
La Provincia: «Negli edifici pubblici ci vorrebbero i doppi infissi, ma in cassa non abbiamo i fondi».
Non si vede. È incolore e inodore, ma inquina ugualmente e condiziona quotidianamente la vita di tutti. È il rumore, quello costante, a cui dopo un po' ci si abitua ma che compromette inesorabilmente la qualità della vita. Secondo uno studio della Provincia in città ci sono delle zone che, sia di giorno che di notte, sono colpite da rumori oltre la soglia stabilita dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 1997: 65 decibel (dB) nelle ore diurne, 50 in quelle notturne.
I DECIBEL Per avere un esempio dei livelli di rumore bisogna considerare che una conversazione normale che però impedisce la concentrazione ha un valore di 60 dB, mentre il rumore prodotto dagli avventori di un bar, che non permette di ascoltare il proprio interlocutore, è di 70 dB. Il forte traffico, che poi è la vera causa dell'inquinamento acustico in città, produce 75-80 dB, con effetti negativi sulla psiche e sui sistemi digestivo e cardiocircolatorio.
LE SCUOLE Di questa forma di inquinamento devono saperne qualcosa gli studenti del liceo scientifico “Alberti” di viale Colombo: nei pressi della loro scuola i decibel sono 74,5. Valori critici anche in via San Benedetto, dove si affaccia la scuola Buon Pastore, i cui livelli si attestano a 71,5. Di poco inferiore, 71, i decibel nelle vicinanze della scuola dell'infanzia di viale San Vincenzo e dell'istituto tecnico “Marconi”. Le scuole in cui si sono fatte le rilevazioni sono 97 e di queste ben 40 superano i 65 dB. Mentre la maggioranza delle rilevazioni si attestano intorno a valori leggermente inferiori al limite di legge, segno che il rumore è notevole in quasi tutte le scuole.
OSPEDALI Sono allarmanti anche i dati che emergono dalla rilevazione in 12 ospedali e case di cura. Come quella di via Sonnino, dove il rumore è di 71,5 dB, o l'ospedale Santissima Trinità con i suoi 68,5 dB e il San Giovanni di Dio, 67,5.
LE STRADE Se la situazione di scuole e ospedali è preoccupante, quella delle strade desta allarme: tutte le 56 arterie cittadine monitorate risultano sopra i 65 dB. I dati peggiori sono quelli di via della Pineta con 86 dB, ma sono tante le vie che superano i 70 dB. Quelle più rumorose sono via Cadello (75 dB), via Is Mirrionis (73,5), viale Colombo (72,5) viale Monastir, via San Michele, viale Merello e via Riva Villasanta (72), l'Asse mediano, via Italia, via Roma, viale Ciusa, via San Benedetto, via Bacaredda, via Sonnino (71,5). Ad essere inquinata dal rumore diurno quindi è tutta la città, senza differenze rilevanti da quartiere a quartiere, a esclusione del centro storico.
24 ORE NO STOP Ci sono delle strade, poi, in cui il baccano è costante. Come via Lungo Saline, dove il traffico produce 69 dB di giorno e 65 di notte. Stessi valori notturni anche per via San Michele, via Campania e via Liguria, via Paoli, via Bacaredda e via Scano: tutte strade dove anche di giorno i decibel si attestano intorno ai 70.
L'ASSESSORE L'assessore provinciale all'Ambiente, Ignazio Tolu, indica i rimedi necessari: «Doppi infissi negli edifici pubblici e utilizzare asfalto e barriere fonoassorbenti lungo le strade. Ma per questi interventi ci vogliono finanziamenti importanti, che però mancano». Insomma, lo Stato da una parte obbliga a realizzare studi e interventi contro l'inquinamento acustico ma dall'altra chiude i rubinetti delle sovvenzioni pubbliche.
MARIO GOTTARDI
10/02/2011