Erriu: «Non candidato di partito, ma di sindaci». La segreteria: «Pensare ai problemi veri»



CAGLIARI. Non è stata fissata la nuova data dell’assemblea dei sindaci per eleggere il nuovo presidente e nel Pd (che si ritrova con due candidati) la tensione sale dopo la direzione di lunedì. Tanto che il coordinatore della segreteria, Franco Marras, ha detto che «non è una vicenda su cui il partito si può distrarre, dobbiamo occuparci dei problemi veri».
I candidati sono due. Il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau (ex Ds dell’area Cabras-Spissu) e il sindaco di Santadi Cristiano Erriu (ex Margherita dell’area Fadda). Il presidente uscente, Tore Cherchi, ha dichiarato che Ganau è stato designato dall’esecutivo dell’Anci.
Ed Erriu? «Non sono - ha detto - un candidato di partito o di componente, mi hanno proposto altri sindaci dopo confronti e colloqui sul ruolo dei Comuni di fronte ai i tagli delle risorse e all’aumento delle competenze sui servizi ai cittadini». Erriu ha ricordato che «l’84% dei Comuni sardi ha meno di 5mila abitanti e che stanno soffrendo più di altri e che più di altri hanno bisogno vitale dei servizi che l’Anci deve offrire». Dopo aver espresso apprezzamento per il lavoro di Cherchi, Erriu ha affermato che «è giusto tutelare l’autonomia dell’Anci e la sua unità interna, ma questo non significa che non ci debba essere dibattito». Comunque «guai agli scontri di partito o tra destra e sinistra» ed è «per questo che i partiti devono restarne fuori». In nome dell’unità farebbe un passo indietro? «La candidatura - ha risposto Erriu - è ormai nella disponibilità di chi mi propone». Cerca i voti del centrodestra? «Nell’Anci non si fanno differenze partitiche». Ha l’ambizione di rappresentare tutti? «Come ha fatto Cherchi e come pensa di fare Ganau».