Cgil, Cisl, Snater e Css criticano Libersind, Uil: decisione indecorosa e imbarazzante
Ufficiale il licenziamento di Pietrantonio: niente buonuscita
«È indecoroso e imbarazzante che personaggi che fino a qualche settimana fa andavano a braccetto con Pietrantonio oggi insultino l'intelligenza dei lavoratori del Teatro e li mobilitino col solo fine di garanzie per loro personali disegni o privilegi». Il passaggio della nota con cui Cgil, Cisl, Snater e Css criticano i colleghi di Uil, Libersind e Cisal che giovedì hanno proclamato una giornata di sciopero per oggi (e, il Libersind, altre quattro in giorni da stabilire) fa capire qual è il clima che si respira al Teatro Lirico. L'impressione è che sia in atto una resa di conti tra i sindacati più Pietrantoniani, che vorrebbero trascinare nel baratro tutto il cda «complice» dell'ex sovrintendente dello sfascio attuale, e gli altri che ritengono che l'azzeramento della dirigenza e l'impegno profuso in questi mesi da presidente di Fondazione e cda per garantire un futuro al teatro sia degno di rispetto. E soprattutto, come ha osservato ieri sera il leader della Slc-Cgil Roberto Camarra, abbia portato a «segnali concreti che fanno intravedere possibili soluzioni che riportino il Teatro alla normalità».
SCIOPERO SBAGLIATO Cgil, Cisl, Snater e Css confermano le preoccupazioni per gli stipendi dei prossimi mesi (quelli arretrati saranno pagati entro qualche giorno), chiedono la nomina in tempi rapidi di una dirigenza capace di riportare il Teatro in una situazione di normalità, una programmazione in discontinuità politica con la precedente gestione, che consenta risparmi ma sappia valorizzare i precari (sono una risorsa che va utilizzata, un patrimonio di professionalità che non deve essere disperso). Ma fanno osservare che «non ritengono strategicamente utile, oggi, attivare un percorso di sciopero, causa di disagio per il pubblico. Riteniamo che invece il pubblico sia il nostro miglior alleato e che gli spettacoli in programmazione possano essere un momento per evidenziare le difficoltà dei lavoratori del Teatro».
IL CDA Proprio ieri il consiglio di amministrazione ha dato risposte alle sollecitazioni dei sindacati e assunto l'impegno a nominare entro dieci giorni i direttori amministrativo e del personale e di rivedere le ipotesi contrattuali per Hubert Soudant e Giuseppe Cuccia che assumerebbero non più i ruoli di consulente e segretario artistico ma di direttore musicale e direttore artistico. Avranno tutti incarichi pro tempore in attesa dell'arrivo del nuovo soprintendente, che il cda si impegna a nominare in tempi brevissimi. Ora è possibile farlo perché, dopo il licenziamento via lettera del 28 gennaio scorso, il 31 l'ex sovrintendente Maurizio Pietrantonio ha formalizzato le sue dimissioni. Il cda ieri le ha accolte ed ha stabilito di liquidargli gli stipendi sino al 28 gennaio e nessuna buonuscita. L'ufficializzazione consente la nomina di un nuovo numero uno.
FABIO MANCA
05/02/2011