In piazza Paolo VI tanti piccoli ma anche i loro genitori, impegnati a cercare pezzi rari
«Grazie alla collezione Panini ho imparato lo stampatello»
Tra gli adulti anche l'ex tronista e il consigliere comunale. Che, poi, annuncia su Facebook: «Album completato».
«Ho cominciato nel 69-70». E, per tanti anni, Stefano Serra imprenditore quarantacinquenne, ha completato l'album delle figurine Panini. «Nonostante pezzi rari come Paolo Rossi con la maglia del Vicenza, Vito Chimenti e Giorgio Chinaglia». Poi, diventato adulto, ha abbandonato quell'innocente hobby. Fino a ieri mattina: diventato padre, ha avuto l'alibi per rituffarsi in quelle atmosfere perché ha accompagnato i suoi due figli nello stand Panini a forma di pallone allestito in piazza Paolo VI. In un attimo gli sono tornati in mente i tempi in cui attaccava le figurine con le celline , minuscoli pezzi di scotch biadesivo, in cui raccoglieva le bisvalide (e le pentavalide) che consentivano di vincere un pallone da calcio. I tempi in cui usava le doppie per giocare a scalineddu , a “lettere” e a “numeri”.
I FREQUENTATORI In teoria, lo stand allestito dalla Panini dovrebbe attirare ragazzini in “età da collezione”. In realtà, sono soprattutto gli adulti a visitare lo spazio. Perché è sabato mattina e i bambini sono a scuola. E perché il “vizio” non lo si perde mica. Soprattutto quando le figurine hanno avuto una funzione essenziale nella formazione (non soltanto sportiva). «Io», racconta Silvio Putzolu, «ho imparato a scrivere in stampatello proprio copiando i nomi dalle figurine». Lui ha iniziato a fare collezioni dall'84-85. Ma non si sentiva soddisfatto. «Ho festeggiato quando L'Unità ha pubblicato gli album che non avevo».
IL GIOCO Evidentemente ha sfogliato quegli album mille volte: si porta a casa anche l'Almanacco del calcio perché, in un estemporaneo quiz, batte la concorrenza rispondendo a domande impossibili. Anche Pietro Polizza è un collezionista impenitente: ha iniziato la raccolta delle figurine dall'86-87. «E, da allora, ho tutti gli album completi. Anzi, sono riuscito a recuperare anche collezioni precedenti. Compresa quella del 69-70, l'anno in cui il Cagliari ha vinto lo scudetto». È venuto in piazza Paolo VI giusto per dare un'occhiata. «Perché ho già completato l'album di quest'anno».
GLI SCAMBI Lui può permettersi di guardare le cose in maniera distaccata. Altri adulti, invece, sono impegnatissimi: la Panini propone anche un servizio di scambi. Indicando in un modulo dieci figurine che mancano, i collezionisti possono subito ottenere le rarità. E, sia chiaro, tra loro non certo ragazzini. Il consigliere comunale Claudio Cugusi è alle prese con un problema annoso. «Mi mancano Thiago Silva e Sneijder». Lo risolve tanto che, in serata, scrive sul suo profilo Facebook “ho completato l'album in coop con mia figlia.. E vai...”. Non l'unico volto noto che si affaccia nel “pallone Panini”. Le figurine fanno breccia anche nel cuore dell'ex tronista Marco Meloni.
LO STAND Celo, celo, mimanca . Manca la filastrocca che i bambini recitano mentre guardano le figurine degli amici. E manca anche il muretto da utilizzare come base per lo scalineddu . Ma non manca certo l'entusiasmo degli ex bambini. Hanno la possibilità di tornare indietro con gli anni senza bisogno di alibi. Di quell'album virtuale, per esempio, che la Panini ha creato per l' i-phone e l' i-pad . No, qui le figurine sono vere. È cambiato soltanto il modo di fare collezione. «Da bambini era più difficile trovare le figurine mancanti», conclude Stefano Serra, mentre guarda i figli che aprono le bustine appena regalate dalle hostess, «ora è più semplice. Ma il fascino è sempre quello».
MARCELLO COCCO
06/02/2011