TEATRO LIRICO
CAGLIARI. Si apre uno scontro a distanza tra il sindaco-presidente della Fondazione e i sindacati Libersind e Uil, che hanno proclamato d’improvviso cinque giornate di sciopero - la Uil solo oggi, per ora - per protestare contro lo stato di incertezza che circonda l’attività del teatro lirico. Fissato per ieri l’incontro tra consiglio di amministrazione e organizzazioni per discutere della programmazione artistica, Floris ha fatto affiggere in bacheca una comunicazione con la quale l’attesissimo confronto viene rinviato a data da destinarsi. Una decisione dura, forse mirata a spaccare il fronte sindacale in una fase di dialogo intenso tra i vertici amministrativi e le rappresentanze dei 240 dipendenti. Non solo nubi però nel cielo di via Sant’Alenixedda: il consiglio di amministrazione si è riunito ieri a mezzogiorno e in cinque ore ha assunto una sequenza di decisioni importanti. La prima è stata il licenziamento ufficiale del sovrintendente Maurizio Pietrantonio. Le successive riguardano la copertura dell’ormai ampia rosa di poltrone vacanti in teatro: nel giro di venti giorni Floris trasmetterà l’atto di risoluzione del contratto con il violinista napoletano e subito dopo il posto di comando del teatro sarà messo a gara. E’ una novità assoluta: finora la nomina del sovrintendente, a Cagliari come altrove, è stata sempre il frutto di accordi politici. Ora, su richiesta del consigliere Oscar Serci, si dovrebbe fare un passo in direzione della trasparenza. Serci ha concluso il lavoro di verifica dei conti e mentre si attendono scharite dalla Regione per l’arrivo della rata trimestrale del contributo le banche interpellate lavorano a una proposta di consolidamento del debito pregresso. Poi partirà il piano di rientro. (m.l)