Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La segreteria di Lai contrattacca: «Basta con le assurde dietrologie»

Fonte: L'Unione Sarda
3 febbraio 2011

Polemica anche nell'Idv tra i consiglieri regionali e i vertici sardi



Basta con le dietrologie, le dichiarazioni («spesso surreali»), le valutazioni di parte su quello che è successo in occasione delle elezioni primarie cagliaritane. La segreteria regionale, per bocca del suo coordinatore Franco Marras, respinge al mittente anche le richieste di dimissioni rivolte da alcuni consiglieri regionali al segretario Silvio Lai: «È bizzarro che chi non ha avuto niente da obiettare a proposito della candidatura di Cabras parli solo ora».
POLEMICA La richiesta di dimissioni è forse quella che brucia di più: «Se n'è forse andato Veltroni (artefice di quella candidatura) quando abbiamo perso il Comune di Roma con Rutelli? Risulta a qualcuno che si sia dimesso il segretario regionale della Puglia nelle due occasioni nelle quali si sono perse le primarie per la Regione? Si è dimesso o ha fatto un solo passo indietro il promotore della candidatura di Boccia a entrambe le primarie? Gli incarichi, come afferma Bersani sono sempre e comunque pro tempore e non derivano da discendenze e dinastie, ma è di assoluta evidenza che il metterli in discussione al primo inciampo, e dopo altri risultati incontrovertibilmente positivi e insperati, appare quantomeno strumentale ed eccessivo», aggiunge Marras. Che conclude: «Sono assurde, gratuite e offensive le voci circa un presunto tentativo di rendere vano il voto di domenica: il candidato del centrosinistra è e rimane Massimo Zedda».
ITALIA DEI VALORI Intanto non si placa la polemica interna all'Italia dei valori. Subito dopo le primarie il segretario regionale Federico Palomba, rimarcando la mancata partecipazione dei dipietristi alla consultazione, aveva detto che ci si sarebbe dovuti sedere al tavolo della coalizione, per trovare un accordo sul nome di Massimo Zedda. Una posizione smentita dal capogruppo in Consiglio regionale Adriano Salis e dalla segreteria provinciale, che avevano manifestato un'adesione entusiastica rispetto al candidato di Sel. Lo scontro non si è placato. Se Palomba ha fatto notare di essere l'unico autorizzato a rappresentare la posizione del partito, definendo Salis “un amico che parla a titolo personale”, la reazione non si è fatta attendere. Salis l'ha affidata a una lettera aperta (controfirmata dagli altri consiglieri regionali Daniele Cocco e Giannetto Mariani) nella quale chiede l'immediata convocazione dei coordinamenti regionale, provinciale e cittadino: «Abbiamo sempre creduto nelle primarie, non possiamo chiamarci fuori proprio ora». ( a. mur. )

03/02/2011