Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I sindacati alla Regione: «Salvate il Lirico»

Fonte: La Nuova Sardegna
3 febbraio 2011


Serve un impegno straordinario, mentre si lavora alla ristrutturazione del debito

Cgil, Cisl e Uil chiedono un tavolo a Cappellacci per affrontare la crisi

CAGLIARI. Serve un nuovo sovrintendente che prenda il posto di Maurizio Pietrantonio ed è indispensabile un intervento straordinario della Regione per salvare il teatro lirico dal tracollo finanziario: lo sostengono le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil in una nota al governatore Ugo Cappellacci in cui si ricorda che i dipendenti della Fondazione non vedono lo stipendio da due mesi.
I sindacati si appellano alla Regione mentre il consigliere delegato della Fondazione Oscar Serci è impegnato nel tentativo di trovare una banca che accetti di accollarsi il debito patrimoniale da venti milioni spalmandolo su un periodo di vent’anni. Il mega-mutuo verrebbe restituito con rate mensili contenute, con un conseguente abbattimento del monte-interessi attualmente altissimo. Sarebbe probabilmente la soluzione meno dolorosa, quella che riporterebbe il lirico in linea di galleggiamento. Comunque la sola, in mancanza di risorse finanziarie fresche.
Serci, conclusa la verifica sui conti e sugli atti amministrativi della Fondazione, sta studiando la possibilità di offrire in garanzia all’istituto di credito un immobile pubblico, un’ipotesi già percorsa in altre città che è all’esame del sindaco-presidente della Fondazione Emilio Floris. I sindacati però si fanno portavoce dell’insofferenza dei dipendenti, stremati dalla mancanza delle buste-paga e da uno stato di incertezza che dura ormai da troppo tempo: a Cappellacci chiedono che in sede di comitato interassessoriale alle emergenze si affronti la vertenza e si avvii «un tavolo comune che raccolga tutte le forze istituzionali, sociali e imprenditoriali interessate alla struttura di via Sant’Alenixedda».
Le ragioni sono note: «Ci sono forti difficoltà a pagare le retribuzioni - si legge in un comunicato delle tre sigle - e i lavoratori sono privi di stipendio da due mesi, i lavoratori precari, assolutamente necessari per l’attività, sono nelle liste di disoccupazione, ma soprattutto manca una programmazione seria, una progettualità adeguata e non si realizzano investimenti nel marketing e nella promozione interna ed internazionale, elementi fondamentali per il rilancio del teatro. Tutto ciò è grave perchè i lavoratori vivono nell’incertezza e nella mancanza di reddito ed è a rischio la stessa esistenza dell’Istituzione ed il suo posizionamento nel novero delle fondazioni».
«Le segreterie territoriali - continua la nota - ritengono indispensabile la ricostituzione di un quadro dirigente, a partire dalla nomina urgente di un nuovo sovrintendente perchè si possa dare continuità alle rappresentazioni del teatro. Ferma restando la protesta contro i tagli nazionali sul fondo unico per lo spettacolo, le segreterie ritengono però fondamentale un rinnovato e straordinario impegno da parte della Regione, già oggi azionista di rilievo del teatro con un contributo pari a quello governativo, del sistema degli enti locali, a partire dalla Provincia e dal Comune di Cagliari, della Camera di Commercio, delle aziende private, a partire da quelle che sono e saranno coinvolte nella gestione del parco della musica, oggi ancora chiuso, frutto di ingenti investimenti pubblici».
Il nuovo direttore artistico Hubert Soudant è impegnato a programmare una stagione tutta basata sulle risorse artistiche e tecniche interne. Senza una certezza sulla disponibilità finanziaria è la sola possibilità che resta al teatro lirico cagliaritano e ai sui 240 dipendenti, la cui sopravvivenza e il cui lavoro restano legati a una corposa iniezione finanziaria. (m.l)