Comunali. Ieri a Roma due riunioni con lo stato maggiore sardo. Clima di unità e sondaggi confortevoli: «Siamo al 32%»
Ok da Berlusconi: «Il Pdl deve essere il partito-guida»
DAL NOSTRO INVIATO
ANTHONY MURONI
ROMA Il valore dell'unità della coalizione e di quella (ritrovata) all'interno del partito sono più importanti dell'indicazione del candidato a sindaco. È questo il messaggio che è emerso dalle riunioni che ieri mattina si sono succedute, freneticamente, nella Capitale tra i vertici del Pdl. Le notizie sono due: Berlusconi non mette il veto né su Fantola, né sull'alleanza con Udc e Fli, rimettendosi alle scelte del coordinamento regionale. E il Popolo della libertà vuole giocare da protagonista al tavolo della coalizione, facendo valere tutto il suo indubbio peso elettorale.
I SONDAGGI Leadership che è stata ribadita dai sondaggi Euromedia Research sui quali ieri ci si è confrontati: il Pdl, a Cagliari, vale circa il 32 per cento, contro il 7,6 dei Riformatori e il 5,9 dell'Udc. Mentre Fantola (con circa il 53 per cento) e La Spisa (oltre il 52) sarebbero stati i due candidati più forti nell'eventuale confronto con il senatore Antonello Cabras, che veniva dato per favorito nel campo del centrosinistra.
AL SENATO Il primo incontro, preparato dal senatore Romano Comincioli, si è svolto al Senato, presenti i deputati Nizzi, Cicu, Murgia, Vella e Testoni, i senatori Massidda e Sanciu, l'assessore regionale La Spisa, il sindaco di Quartu Contini e l'assessore comunale di Cagliari Farris. Assenti giustificati il presidente della Regione Cappellacci, il deputato Pili e il sindaco di Cagliari Floris.
I TRIUMVIRI Nella prima parte della riunione è emerso il ritrovato spirito unitario all'interno del partito sardo, squassato da divisioni suicide in occasione delle ultime elezioni provinciali. Con un minimo comune denominatore: «Il Pdl è il partito-guida dell'alleanza di centrodestra e deve continuare a esercitare questo ruolo, prendendo iniziative che siano anzitutto programmatiche, individuando alcune idee-forti che siano in grado di rilanciare la città, portando avanti e completando il lavoro dell'amministrazione uscente». All'arrivo del senatore Mariano Delogu, attorno all'ora di pranzo, il vertice in Senato è stato sospeso. Il coordinatore del partito (insieme al suo vice Settimo Nizzi) si è spostato nella sede del partito di via dell'Umiltà, per l'incontro con i triumviri nazionali Bondi, La Russa e Verdini. Dai quali è arrivato un via libera senza condizioni: «L'alleanza che c'è in Regione si può tranquillamente replicare per il Comune di Cagliari. Il candidato? Mettetevi d'accordo con gli alleati». Era il via libera tanto atteso, che spazza via i dubbi sui condizionamenti legati al terzo polo che si sta costituendo a livello nazionale.
LA LINEA Alle 14.30 è ripresa la riunione in Senato, questa volta dedicata al ruolo del partito all'interno della coalizione: i numeri arrivati dai sondaggi hanno confermato che gli equilibri non si sono poi spostati di tanto rispetto alle elezioni regionali del 2009, col Pdl che da solo ha più voti degli altri partiti di centrodestra messi assieme. Va da sé che in tutti gli interventi è stata ribadita la necessità di riaffermare la leadership, non necessariamente con l'indicazione del candidato a sindaco ma con una forte presenza sul tema dei programmi e con accordi chiari legati alla rappresentatività.
LO SCENARIO Il valore dell'unità della coalizione verrà ribadito nella riunione che presto vedrà seduti attorno a un tavolo tutti i coordinatori regionali del centrodestra. Se le richieste del Popolo della libertà verranno accettate, la strada per il riformatore Fantola sarà tutta in discesa. In caso contrario, un candidato vincente (La Spisa) c'è già. E il Pdl è pronto a proporlo agli elettori.
02/02/2011