Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa, via al piano di rilancio

Fonte: L'Unione Sarda
2 febbraio 2011

Il programma varato dall'assemblea dei soci per riorganizzare il servizio. Ma alcuni sindaci protestano

Investimenti per 568 milioni tra il 2011-2014

L'ente che gestisce il servizio idrico in Sardegna punta su interventi di ristrutturazione della rete e degli impianti e a riportare i conti in pareggio, dopo i 600 milioni di debiti accumulati. Si calcola che la società necessiti di 14 milioni di euro all'anno.
Riequilibrare il quadro economico di Abbanoa e rilanciare gli investimenti per ammodernare la rete e migliorare il servizio. Questi in sintesi gli obiettivi del nuovo piano industriale approvato ieri a Cagliari dall'assemblea dei soci dell'ente gestore del servizio idrico della Sardegna. Un programma articolato in due bienni: «Il primo è caratterizzato da interventi urgenti e necessari per la ristrutturazione e la riorganizzazione», ha precisato il presidente di Abbanoa, Pietro Cadau. «Il secondo (2013-2014) servirà per avviare la ripresa e portare la gestione a regime». Ma nell'immediato si calcola che la società necessiti di 14 milioni di euro per chiudere il bilancio 2011.
NOVITÀ Per riportare i conti in pareggio si dovrà ammodernare l'anagrafe degli utenti e la fatturazione, ma anche razionalizzare gli incassi e investire sul controllo. Tutto per recuperare i circa 600 milioni di debiti accumulati negli anni. Importanti sono poi gli investimenti previsti dal piano che intende migliorare il servizio all'utente, ad esempio potenziando le reti oggi studiate in proporzione ai residenti mentre dovrebbero tenere conto del carico dei turisti, ma anche attivando nuovi servizi (si pensi al pagamento via internet). Ma per recuperare i soldi dovuti dai tanti sardi che non pagano o lo fanno in ritardo «è necessario spenderne altri», ha precisato Andrea Gilardoni della Bocconi di Milano, che ha partecipato alla stesura del piano e che calcola che per gestire il 2011 occorrano 14 milioni di euro.
FINANZIAMENTI A coprire le spese saranno i finanziamenti delle banche e i soldi degli azionisti. Proprio con l'approvazione del piano, però, Abbaoa potrà avere più affidabilità con il sistema creditizio che ha anche alzato il rating della società. E il management non esclude in futuro di poter quotare la società in Borsa. «È una strada percorsa da altre società di gestione italiane, piccole e non. Magari potrebbe essere un'opportunità anche per noi», ha aggiunto il direttore generale Sandro Murtas.
POLEMICHE Il programma, che arriva a seguito del Piano d'ambito approvato dall'Ato a dicembre, ha avuto il via libera dopo un lungo dibattito tra i vertici dell'azienda e gli azionisti, Comuni e Regione. E non sono mancate le contestazioni. In particolare dai sindaci di Sassari, Gianfranco Ganau, e di Nuoro, Sandro Bianchi che hanno lasciato l'assemblea con altri amministratori (circa il 20% dell'azionariato). I sindaci chiedevano di rinviare l'approvazione del piano «per avere certezze e capire quale sarà il nuovo ruolo dei Comuni nel soggetto che sostituirà l'Ato. Per questo ente chiediamo elezioni immediate», ha detto Ganau. La gestione dell'autorità d'ambito, infatti, guidata dal commissario straordinario Francesco Lippi, è stata prorogata di un altro anno per consentire all'ente di decidere chi dovrà sostituirla: l'Ato è stata infatti abolita da una legge nazionale. Mentre per il sindaco di Cagliari (azionista al 18%di Abbanoa) «il piano industriale, pur migliorabile, è un importantissimo atto di programmazione che definisce le priorità di intervento».
AN. BERNARDINI

02/02/2011

La riforma
Dalla Regione arriveranno 14 milioni


«Un piano ambizioso e articolato che permette di raggiungere obiettivi altrettanto ambiziosi e importanti». Questo il commento all'approvazione del piano industriale di Abbanoa dell'assessore regionale ai Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu. La Regione, che rappresenta il 14,5% del pacchetto azionario della società, sta lavorando all'approvazione di una legge di riforma del sistema idrico, che ancora è al vaglio del Consiglio regionale. E proprio da questa norma potrebbero arrivare finanziamenti importanti per la gestione di Abbanoa.
Tra le altre cose, l'intervento prevede la ricapitalizzazione della società per 14 milioni di euro e la costituzione di un fondo di garanzia per altri 50 milioni con cui diventerà più semplice il rapporto con le banche. Inoltre, viene istituito un comitato che sostituirà l'Autorità d'ambito, ormai soppressa in tutta Italia. «La Regione vuole e deve sostenere Abbanoa visto che parliamo di un servizio pubblico essenziale per la popolazione e strategico per lo sviluppo e ammodernamento dei territori della Sardegna», ha aggiunto. E così a suo dire dovrebbero farlo tutti i soggetti interessati, ovvero gli amministratori locali. «Siamo pronti a interloquire con tutti coloro che hanno voce in capitolo e che dovrebbero dare il loro contributo a sostenere questo piano».
ALLARME I rappresentanti dei piccoli Comuni chiedono di avere un maggior peso. «Solo sei amministrazioni hanno la maggioranza di Abbanoa», ha detto Silvio Manca, sindaco di Bidonì. «Ma il servizio riguarda tutti ed è ora che anche i piccoli Comuni si facciano sentire e facciano la loro parte». (an.ber.)

02/02/2011