Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Meno di 2000 preferenze, non è credibile»

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2011

I commenti. Il Pd fa autocritica ma restano i dubbi: l'astensionismo non basta a giustificare il risultato



Lo stupore è generale. Centrosinistra e centrodestra assistono alla disfatta del Pd e tentano un'analisi che per ora è difficile, proiettandosi verso l'appuntamento di primavera.
Con una convinzione comune: l'elettorato ha mostrato di voler scegliere in prima persona e di non accettare le indicazioni delle segreterie.
CENTROSINISTRA Claudia Zuncheddu, consigliere regionale e comunale dei Rossomori, è contenta per Zedda: «Il buon risultato di un partito come Sel testimonia che esiste un'alternativa al Pd. Un candidato giovane ci ha dimostrato che raccogliere le istanze della gente è sempre più importante. Il mio partito? Il risultato conferma che la scelta del candidato, imposta dal nostro segretario, è stata profondamente sbagliata». In casa Pd si piange sul latte versato ma si guarda anche avanti. Marco Espa, a sua volta consigliere regionale e comunale, fa i complimenti al vincitore: «Lo sosterremo con lealtà, com'è nello spirito delle primarie. Non è stata una competizione pilotata e il risultato lo dimostra. La responsabilità della sconfitta è di tutti noi, le analisi dovranno essere fatte nei prossimi giorni. Possiamo approfittare del fatto che il centrodestra è allo sbando: dopo questo risultato, a mio avviso, si spaccheranno ancora di più». Per il consigliere regionale Chicco Porcu occorre analizzare le motivazioni dell'astensionismo dell'elettorato democratico: «Prendere meno di 2000 voti alle primarie di Cagliari non è credibile», nota. «Perché abbiamo perso? Qualcuno forse pensava che si sarebbe vinto lo stesso, ma il disagio era palpabile, visto che in tanti dicevano di non sentirsi rappresentati. Certo che ora il rischio è quello di perdere il voto dei moderati: Zedda dovrà essere bravo a cercare di convincere anche gli elettori che di sinistra non sono». Per il consigliere regionale Giampaolo Diana «si tratta di un risultato inatteso, condizionato dall'affluenza veramente scarsa. Rivendico il fatto che la candidatura di Cabras fosse la migliore e non credo che ci sia stato un rigetto da parte della nostra base. Forse non siamo stati percepiti come un'alternativa vera».
CENTRODESTRA Il coordinatore del Pdl Mariano Delogu parla di risultato a sorpresa: «Ma il problema è della sinistra, non certo nostro. La sconfitta di Cabras mi sorprende, c'è stata una sconfessione del Pd. E sono convinto che gli elettori moderati non voteranno per Zedda». Il suo vice Settimo Nizzi è asciutto: «Per noi un avversario vale l'altro, il nostro candidato sarà certamente migliore». Il sindaco Emilio Floris nota che «il consenso è al di fuori del gioco dei partiti e l'elettorato sceglie secondo logiche diverse. Mi pare emerga anche una certa disaffezione degli elettori di sinistra verso lo strumento delle primarie». Per il senatore Piergiorgio Massidda il risultato è una sorpresa a metà: «Avvertivo malumore tra gli elettori del Pd, anche il centrodestra deve fare tesoro del fatto che spesso i candidati imposti dalle segreterie non sono graditi». L'assessore comunale Giuseppe Farris pone l'attenzione sulla scarsa affluenza: «Quando a votare vanno in pochi i candidati più connotati sono favoriti - nota - per noi non cambia nulla, anche se sono convinto che Zedda difficilmente potrà riassumere in sé le istanze dell'intera coalizione che dovrebbe sostenerlo». ( a. mur. )

31/01/2011