Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Troppo rumore, ecco le zone a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
26 gennaio 2011

Indagine della Provincia sulla città e l'hinterland per rilevare l'inquinamento acustico
Oltre 260.000 persone costrette a subire decibel in eccesso
Uno studio della Provincia mette in evidenza quali sono le zone dove si registra il maggiore inquinamento acustico.
Il traffico è la principale causa del rumore che spesso turba la quiete dei quartieri residenziali, stordisce e innervosisce gli abitanti, interrompe il riposo, riduce la qualità della vita e nei casi limite porta problemi di salute. In alcune zone, infatti, il chiasso assume proporzioni tali da diventare inquinamento acustico e destare allarme. Come emerge da un monitoraggio della Provincia in città ce ne sono tante: ad esempio via Cadello e viale Merello, dove il rumore raggiunge rispettivamente 75 e 72 decibel, superando di gran lunga i 65 ritenuti dalla legge il limite accettabile per le zone trafficate “di intensa attività umana”.
ZONE A RISCHIO Non sono le uniche zone critiche: il monitoraggio, che ha riguardato anche 205 scuole della provincia, ha evidenziato ad esempio che il liceo scientifico Alberti di viale Colombo si trova in un punto dove il traffico fa superare di 10 punti percentuali il valore limite del livello di rumore, stabilito dal decreto del 14 novembre 1997. Come spiega lo studio curato dall'assessorato provinciale delle Politiche energetiche e ambientali, oltre alle case e alle scuole, il problema può creare disagi anche agli ospedali: le aree del Santissima Trinità (via Is Mirrionis) e dell'Ospedale civile (via Ospedale) vengono indicate come quelle dove si verificano ogni giorno fenomeni di “criticità acustica” dovuti al traffico, così come avviene in viale Marconi, all'altezza della Casa di cura Sant'Elena, visto che lo studio ha riguardato tutta l'area vasta di Cagliari, con 29 ospedali.
IL FENOMENO Il dato che emerge dalle oltre 300 misurazioni effettuate nel territorio è che più della metà di queste ha evidenziato il superamento dei 65 decibel. Su 300 mila abitanti divisi in 10 Comuni dell'agglomerato di Cagliari, le persone esposte a rumori superiori alla norma sono 236 mila (circa il 67%) durante il giorno e oltre 263 mila (75%) di notte. Nel 97% dei casi la causa è il traffico. Un fatto che può creare anche conseguenze sulla salute, visto che secondo gli esperti il rumore può portare insonnia, stress, con possibili conseguenze sul sistema cardiovascolare, e altre patologie.
IL PIANO La mappatura acustica del territorio è servita a tracciare un piano di azione, finalizzato alla programmazione degli interventi per il contenimento del rumore, che il consiglio provinciale ha approvato lunedì: «Le principali azioni che la Provincia può sostenere riguardano il coordinamento della mobilità tra le diverse amministrazioni, la sensibilizzazione per la diminuzione dell'utilizzo prevalente dei mezzi individuali», ha spiegato l'assessore alle Politiche ambientali Ignazio Tolu, «intervenendo ad esempio sull'integrazione tariffaria e oraria dei servizi di trasporto pubblico, oppure con interventi diretti di mitigazione della propagazione sonora come l'eventuale progettazione di barriere fonoassorbenti e con la stesura di asfalti fonoassorbenti».
NICOLA PERROTTI

26/01/2011