Ponte Vittorio. L'intervento costa parecchio: occorrerà attendere a lungo
Il problema si trascina ormai da anni e le lamentele fioccano, ma per il momento all'orizzonte non si intravede ancora nessuna soluzione, per mancanza di fondi. I marciapiedi di Ponte Vittorio sono strettissimi. Talmente stretti che bisogna percorrerli quasi in fila indiana. Non solo. Un passeggino o una carrozzina faticano a transitare e quando due gruppi di passanti si incrociano, uno dei due deve scendere sull'asfalto, col rischio di essere investito dagli autobus. A complicare le cose ci sono anche i pali (piantati sul marciapiede) dei cartelli stradali, dell'illuminazione e della fermata degli autobus. «In circoscrizione abbiamo ricevuto negli anni numerose segnalazioni», riferisce il presidente Paolo Truzzu, «e sia io che il consigliere Alessandro Oggianu abbiamo portato la questione all'attenzione degli uffici comunali competenti. La risposta, però, è sempre stata negativa, perché mancano i soldi». Le lamentele riguardano entrambi i lati del ponte, ma anche uno dei lati di viale Poetto, quello sinistro in direzione mare, dove il marciapiede è di dimensioni ridotte. «Sul ponte il flusso pedonale non è particolarmente elevato», premette il dirigente comunale Sergio Murgia (del settore “Urbanizzazioni e mobilità”), «ma siamo d'accordo che i marciapiedi sono stretti. Presto avvieremo uno studio e se le condizioni risulteranno idonee provvederemo ad allargare i marciapiedi non appena avremo a disposizione i fondi necessari. Bisognerà valutare se allargando i marciapiedi si riuscirà a mantenere le dimensioni della carreggiata imposte dal Codice della strada. Ma i costi saranno elevati, per cui non credo che si interverrà a breve». ( p.l. )
20/01/2011