Il ruolo straordinario potrebbe essere proposto al direttore generale del Cacip Oscar Serci
«La Provincia sosterrà il teatro solo a queste condizioni»
Il presidente della Provincia Graziano Milia ha inserito un suo intervento ieri sul blog “Salviamo il teatro lirico”.
«Se il Teatro lirico venisse commissariato e se venisse preso in considerazione il programma predisposto da Gianluca Floris potrei ricercare tutte le possibilità per far rientrare la Provincia nella Fondazione». Graziano Milia usa il blog dei dipendenti del teatro, “Salviamo il teatro lirico di Cagliari”, per confezionare un attacco agli attuali vertici (con qualche eccezione) e tracciare una strada che porti alla salvezza della principale fabbrica della Cultura sarda.
L'ATTACCO «Non capisco perché nel parlare del Lirico (a proposito: perché è stato convenzionato un sinfonico?, aggiunge riferendosi a Soudant), si parla di tutti escluso di chi ha le vere responsabilità», esordisce Milia. «Meli? Pietrantonio?», per il presidente della Provincia «sono giocatori ai quali un cda ed un presidente hanno fatto indossare la maglietta. Allora», aggiunge, «la crisi del Lirico risiede tutta nelle responsabilità del presidente-sindaco e dei cda». Nel mirino, dunque, ci sono Emilio Floris, numero uno di diritto dal 2001 in qualità di sindaco, e i consiglieri di amministrazione confermati: da Felicetto Contu a Maurizio Porcelli, da Antonello Arru a Gualtiero Cualbu. Tutti gli attuali membri del consiglio di amministrazione tranne uno: Oscar Serci, il manager chiamato da Floris ad analizzare il bilancio ed a vigilare sulla gestione. Un uomo che Milia conosce bene essendo stato presidente del Cacip, il consorzio di cui Serci è direttore generale. E che stima al punto che una delle condizioni per il ritorno della Provincia nella fondazione sarebbe quella che commissario venisse nominato proprio Serci. Un punto che, paradossalmente, lo unisce a Floris: è stato il sindaco a volere il manager.
I MOTIVI Milia, insomma, chiede il commissariamento della Fondazione per «tenere lontana la politica per un po' dal teatro» e ricorda che «nella Fondazione siamo già stati per due anni come erogatori di finanziamenti ma senza alcuna responsabilità gestionale» ed è questo, con tutta evidenza, uno dei problemi. Viale Ciusa, sino al 2009, ha versato circa 850 mila euro, cioè l'8% del Fondo unico dello spettacolo, che era di 10,2 milioni. Considerato il taglio di quasi cinque milioni (per il 2010 arriveranno 5,5 milioni), Milia potrebbe versarne meno della metà. L'ipotesi di commissariamento non é auspicata da molti dipendenti, che condividono l'analisi sugli errori del passato e sui responsabili, ma sanno che con il commissariamento vivrebbero altri problemi.
Ieri pomeriggio, intanto, è ricomparso fuori dal Lirico uno striscione contro Floris e il cda. (f.ma.)
20/01/2011