Torre dell'Elefante. Il Comune ha stanziato 700 mila euro per finanziare i cantieri
Lorrai: «Finanziati interventi anche per Exmà e Lazzaretto»
L'assessore: «Il lavoro di Castello costa 30 mila euro». La Sovrintendenza: «Cisterne piene di detriti: da scoprire a cosa servivano».
Settecentomila euro e un anno e mezzo di lavoro per “svuotamento delle cisterne attigue alla Torre dell'Elefante”. Quel cartello di lavori comparso da circa un mese davanti al monumento ha lasciato interdetto chi lo ha letto: possibile che per svuotare le cisterne sia necessario tanto tempo (la fine lavori è prevista per il 2 settembre 2012) e, soprattutto, tanto denaro (importo del progetto, si legge, 700 mila euro)? Soldi, tra l'altro, che escono dalle casse comunali.
IL MISTERO A creare ulteriore stupore il fatto che, in quel cartello, mancano indicazioni sull'atto che ha autorizzato lo svolgimento di quei lavori (a parte il nullaosta da parte della Soprintendenza ai Beni archeologici). “Ulteriori informazioni sull'opera possono essere assunte presso l'ufficio tecnico del Servizio appaltante”. Cioè, il Servizio edilizia pubblica 2. Da dove spiegano che quel lavoro, in realtà, rientra in un quadro molto più ampio. Inutile cercare nel “servizio trasparenza” presente nel sito del Comune: probabilmente il bando è presente ma il motore di ricerca non aiuta a trovarlo.
LA SPIEGAZIONE A chiarire i dubbi ci pensa l'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai. Qualche telefonata ai tecnici per capire la situazione. E poi per poterla spiegare. «In realtà», puntualizza, «i lavori nella Torre dell'Elefante rientrano in un progetto molto più ampio, relativo alla manutenzione per il risanamento conservativo dei beni culturali». Per intendersi, i 700 mila euro non servono esclusivamente per il monumento di Castello ma per altri siti del Comune. «In particolare», riprende Lorrai, «gran parte del finanziamento sarà utilizzato per realizzare la copertura dell'ex Lazzaretto e gli intonaci dell'Exmà».
LE CISTERNE I lavori sotto la Torre dell'Elefante, invece, sono molto più limitati. «Dureranno circa due settimane e costeranno intorno ai 30 mila euro», conclude Lorrai. Denaro che serve per svuotare le due cisterne attigue alla Torre. «Per il momento», interviene Donatella Salvi, dirigente della Sovrintendenza, «sappiamo solo che non sono cisterne romane». Devono essere svuotate non dall'acqua ma «da detriti che sono stati buttati lì anche in tempi recenti». Dopo i lavori, si capirà la natura di quelle cisterne. «Anche noi siamo molto curiosi. Vogliamo, per esempio, capire se sono collegate alla chiesa di San Giuseppe o direttamente alla Torre».
MARCELLO COCCO
18/01/2011