Comune. Chiusa l'esperienza dei dirigenti d'Area, stop all'accumulo di funzioni
Presto in Giunta la proposta di modifica delle competenze
Il piano è stato predisposto dalla società di consulenza internazionale Kpmg ed è stato integrato dalle osservazioni dei dirigenti.
Basta con i capi Area e con i dirigenti comunali che rispondono a più di un assessore. Nel progetto di riorganizzazione della macro-struttura, avviato ormai due anni fa dall'assessorato al Personale e pronto a essere discusso e approvato in Giunta, c'è anche la riorganizzazione delle competenze dei singoli assessorati, finalizzata a rendere la macchina comunale più efficiente, mettendola al passo coi tempi e rendendola capace di soddisfare i bisogni dei cittadini. «Anche alla luce delle modifiche legislative che hanno assegnato più funzioni alle amministrazioni locali», chiarisce il sindaco Emilio Floris. «Contiamo di portare a termine la riforma entro la fine della consiliatura, così da mettere a disposizione dei nuovi amministratori una struttura capace di rispondere ancora meglio alle esigenze strategiche e di tutti i giorni».
LO STUDIO Il piano è stato predisposto dalla società internazionale di consulenza Kpmg, specializzata nell'organizzazione del lavoro manageriale, con l'integrazione dei suggerimenti arrivati dagli uffici comunali. Perché tutti i dipendenti, in forma anonima, sono stati chiamati a dire la loro, fornendo suggerimenti e indicazioni sui problemi creati dall'attuale organizzazione. Secondo l'assessore al Personale Giuseppe Farris è venuto fuori un buon lavoro: «Si sono individuati i problemi, partendo da un'indagine sul clima interno e sul benessere organizzativo - commenta - ora sta alla politica scegliere quale strada percorrere per migliorare la qualità dei servizi. Lo abbiamo fatto non avendo paura di riconoscere i nostri difetti e le cose che non funzionano. La rinnovazione della macro-struttura è necessaria, visto che l'attuale struttura è basata su leggi e competenze del 1999-2000. Oggi è tutto cambiato. E noi dobbiamo adeguarci».
L'ANALISI Non si può dire che i consulenti ci siano andati leggeri. Dal rapporto emerge il sostanziale fallimento dell'esperienza dei dirigenti d'Area: «Hanno denotato scarsa efficacia nel ruolo di coordinamento dei servizi, dato il limitato potere di intervenire nei processi gestionali: le normative attribuiscono responsabilità amministrativa, finanziaria e tecnica ai singoli dirigenti», hanno scritto gli autori del progetto di riforma. Giudizio basato sui documenti e sui costi della struttura, rapportati ai benefici che l'esperienza ha portato.
I CAMBIAMENTI Nella proposta di riorganizzazione il ruolo dei dirigenti d'Area non è infatti previsto. Un altro rilievo è legato all'attuale organizzazione: «C'è una poco chiara visione degli indirizzi da seguire o di attività gestionali tra loro poco coerenti qualora uno stesso Servizio abbia responsabilità in materie che fanno capo a diversi assessori». Ne consegue che, per il futuro, sarebbe auspicabile un riaccorpamento di deleghe e funzioni. La prima a essere introdotta sarà la regola che prevede che ogni servizio non possa far capo a più di un assessorato. Non basta: l'attuale assetto della Giunta è destinato a cambiare.
L'IPOTESI I settori e, di conseguenza, gli assessorati in futuro dovrebbero essere 13: Risorse umane e strumentali, Avvocatura (con gare e contratti), Bilancio, Urbanistica, Edilizia pubblica (con gli impianti tecnologici), Infrastrutture (con la viabilità), Ambiente, Sviluppo economico (con le attività produttive), Servizi al cittadino (Anagrafe e Municipalità di Pirri), Politiche sociali, Istruzione (con sport e politiche giovanili), Cultura (con turismo e spettacolo), Patrimonio (con i tributi). Una rivoluzione non da poco, visto che verrebbe stravolta l'organizzazione di quasi tutti gli assessorati.
ANTHONY MURONI
16/01/2011