Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Rinascente, venduto il palazzo

Fonte: La Nuova Sardegna
17 gennaio 2011



La società Colors dell’impreditore Scano ne ha la piena titolarità



PALAZZI STORICI Negli ultimi mesi hanno cambiato proprietà importanti edifici nelle vie del centro

GIUSEPPE CENTORE

CAGLIARI. La Rinascente, il palazzo insieme al Comune, simbolo della città, ha nuovi proprietari. Dopo una fase intermedia, nella quale la proprietà dell’immobile era nelle mani di due istituti di credito, ora la titolarità dell’immenso stabile, un sottopiano e sette piani, rendita catastale sui 360mila euro, valore commerciale sui 18 milioni di euro, è di una srl conosciuta in città.
Si tratta della Colors srl, società costituita nel 1996 con 101.490 euro di capitale sociale. Dallo statuto si evince che l’oggetto sociale di Colors è legato, in tutte le forme possibili, alle attività immobiliari.
I proprietari di Colors sono Carlo Luigi Scano e la moglie Francesca Lecca, ciascuno con il 50 per cento delle quote sociali.
Gli ultimi passaggi legati alla società proprietaria esclusiva del palazzo forse più importante di Cagliari risalgono al 24 giugno dello scorso anno: in quella data di fronte al notaio Gianmassimo Sechi i rappresentanti del Banco di Sardegna e della Banca di Sassari diedero il loro assenso affinchè il pegno dato nel luglio del 2008 a favore delle banche su tutte le partecipazioni societarie della Colors a garanzia di un mutuo ipotecario di 20 milioni venga totalmente sciolto ed estinto.
In pratica la coppia Scano-Lecca, entrambi domiciliati a Sanluri, dallo scorso giugno è tornata ad essere la esclusiva titolare della società che possiede il palazzo della Rinascente. Nello stesso giorno, sempre davanti allo stesso notaio, è stata depositata e successivamente registrata una scrittura privata autenticata classificata come “trasferimento ed altre operazioni su quote della srl”.
La scrittura potrebbe fare riferimento a eventuali altre persone garanti per la estinzione del mutuo, o potrebbe rappresentare un ulteriore, passaggio di proprietà di Colors ad altri soggetti, mantenendo agli attuali soci la titolarità formale del pacchetto di azioni.
Colors, per quanto abbia solo due addetti, i titolari, è una classica società che contiene al suo altre partecipazioni societarie.
Nel suo caso detiene il 50 per cento della società Villa del Mas, srl con una capitale sociale di 100mila euro, e il 99 per cento di Stabilimenti srl, che a sua volta dispone di un capitale sociale di 10mila euro. L’altro proprietario di Villa del Mas è la società Eurologistica Immobiliare. Nell’elenco dei soci e degli amministratori di queste si ritrovano personaggi ben conosciuti al mondo imprenditoriale locale. Il presidente di Villa del Mas è Franco Ortu, l’amministratore delgato è lo stesso Carlo Luigi Scano, consiglieri Maurizio De Pascale e Francesca Lecca. Maurizio de Pascale, ingegnere è il Presidente dell’impresa Pellegrini, presidente della sezione edili della Confindustria Meridionale e presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili.
La Villa del Mas dal gennaio 2008 è titolare della Fas, l’ex industria siderurgica in viale Elmas oggetto, (vedi articolo a fianco) di un progetto di sviluppo urbanistico complesso. L’altra società che è posseduta da Colors è Stabilimenti srl, società a responsabilità limitata con sede legale a Sanluri. Stabilimenti ha la proprietà al 60 per cento della società Fresco Dì, anche essa con sede a Sanluri dove Scano, insieme a Piero Pilloni è uno dei due amministratori.
Adesso che l’intero stabile della Rinascente ha un unico proprietario, è possibile ipotizzare un cambio, magari parziale di destinazione d’uso? In Comune non risultano presentati progetti a proposito, ma non è escluso che in un ragionevole futuro l’edificio simbolo del commercio cagliaritano possa trasformarsi.
Cambiando il volto del front-line che sinora abbiamo conosciuto.


IL PROGETTO

Villa del Mas, cittadella a ostacoli vicino all’aeroporto




CAGLIARI. La Villa del Mas, di cui Colors detiene una importante fetta, è protagonista in queste settimane di una complessa vicenda che ruota intorno a circa 40 ettari dei terreni della ex Ferreria e Acciaieria Sarda. La società che ha mutuato l’antico nome di Elmas ha acquistato dal concordato fallimentare quell’area poco meno di tre anni fa e vorrebbe realizzarvi un imponente sistema edilizio con alloggi residenziali sociali e case per studenti. Il progetto presentato in Regione e al comune di Elmas non trova favorevoli né Cappellacci né Floris che non pensano a uno sviluppo urbanistico in quelle aree, secondo loro tale da spostare il baricentro della città verso l’aeroporto.
Per Floris «su quell’area non può sorgere quel tipo di intervento. Da anni stiamo lavorando per permettere la realizzazione di un nuovo quartiere-modello a Su Stangioni. Abbiamo programmato lo sviluppo della città in quella direzione, perché finalmente possa nasca un insediamento moderno e tecnologicamente avanzato che offra ai giovani case a prezzi agevolati, spezzando la catena che porta la città a spopolarsi, con un travaso a favore dell’area vasta e dell’hinterland. I paesi dell’hinterland - aveva chiosato Floris - devono pensare all’edilizia popolare pubblica, visto che a oggi ne sono sprovvisti. A Cagliari non si può accettare di realizzare nuovi ghetti o allargare quelli esistenti».
Il progetto Villa del Mas è contenuto nella lettera che la società ha inviato al Comune lo scorso 27 ottobre. «Conversione dell’ex Laminatoio in abitazioni residenziali sociali e alloggi per studenti, la riutilizzazione del capannone Fusione per la creazione di un mix abitativo tra housing sociale e residenze da destinare al mercato, la conversione dell’ex torre di fusione in hotel. Il Comune di Cagliari invece spinge per realizzare gli stessi interventi a Su Stangioni, 19 ettari edificabili tra la 554 e la 131. Si favoleggia di 750 appartamenti, capaci di ospitare poco meno di tremila persone. Trecentomila metri cubi d’intervento, divisi fra edilizia popolare, appartamenti a canone agevolato per le giovani coppie, residenze private, servizi e verde. Con un occhio alla tecnologia ecologica: edifici orientati in modo da avere la massima illuminazione e predisposti al riciclo delle acque piovane, che diano il miglior risultato nel riscaldamento e raffreddamento degli ambienti. Tutto bene, tutto deciso? Neppure per sogno.
Se il progetto Villa del Mas non deve nascere, quello di Su Stangioni è rimandato a miglior periodo. Due giorni fa in consiglio comunale, la giunta presenta una delibera con due interventi per partecipare al bando per l’housing sociale voluto dalla Regione, con due interventi, in via Corsica e vicino all’ex mercato ortofrutticolo. Si bruciano le tappe per far arrivare la delibera subito in consiglio, e poi, come hanno accusato i consiglieri del Pd Cugusi Scano e Depau al momento della discussione i consiglieri del centro-destra abbandonano a piccoli gruppi l’aula, facendo mancare il numero legale, e costringendo il presidente a sciogliere la seduta. E così l’housing sociale non nascerà tramite Villa del Mas ad Elmas, Cagliari e Regione non vogliono, non si farà nei due piccoli interventi di via Corsica e viale Monastir e per adesso non nascerà neppure a Su Stangioni, le cui aree hanno visto lievitare il loro valore.(g.cen.)