Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cabras: «Ripartiamo dai progetti in campo»

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2011

pd

Non le chiama primarie, ma una semplice «consultazione dei cittadini». Antonello Cabras sa di essere il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, salvo cataclismi. Che saranno ancora più difficili se alle urne si presenteranno tante persone: «Ecco perché vorrei un'affluenza alta». Più salgono i numeri, più è facile che la struttura e la popolarità del Pd abbia la meglio sugli altri partiti.
LA CAMPAGNA «Lo spirito è quello giusto», ha detto ieri il senatore nel primo incontro che ha aperto la mini-campagna elettorale in vista delle primarie del 30 (ma è più giusto parlare di antipasto di campagna per le comunali). «Queste elezioni interne non devono essere viste come una competizione, ma una consultazione. Il nostro compito nella elaborazione del programma è quello di sintetizzare i problemi di questa città anestetizzata durante questi anni. Dobbiamo partire dalla realtà: dobbiamo capire perché Cagliari, ed è capitato in diverse occasioni, cambia voto rispetto ad altre consultazioni quando ci sono le Comunali».
OBIETTIVO COMUNE A chi gli contesta di incarnare un vecchio modello di politica, magari anche per via dell'anagrafe (ha 61 anni), risponde così: «Mi definiscono esperto, ma questa espressione buonista nasconde insoddisfazione. Io dico: un sindaco anzianotto può rappresentare una leva per la classe giovane».
Il senatore, nato a Sant'Antioco nel 1949 («ma ho trascorso quasi tutta la mia vita a Cagliari, dove ho studiato e mi sono formato come professionista») crede nell'impresa di strappare il governo della città al centrodestra: «Le possibilità del centrosinistra in queste elezioni? La gente a un certo punto si stanca ha voglia di cambiare. E nel frattempo ci sono stati altri cinque anni di centrodestra. Il nostro avversario che ancora non conosciamo si presenterà elogiando la continuità. Noi invece siamo convinti che si è chiuso un ciclo e che siamo pronti noi a progettare la città per i prossimi 20 anni». Il programma? Cabras dice che non c'è bisogno di grandi programmi, ma basta riprendere in mano progetti elaborati negli anni scorsi durante la giunta Soru. Al battesimo ufficiale di questa mattina all'hotel Mediterraneo erano presenti tra gli altri i vertici del partito (Silvio Lai, Yuri Marcialis, Emanuele Sanna, Paolo Fadda, Claudio Cugusi), il presidente della Provincia Graziano Milia e l'ex governatore Renato Soru.
FONDI Cabras ha anche indicato quali potrebbero essere gli ostacoli se dovesse raggiungere il governo della città. «Viviamo in tempi in cui i trasferimenti statali sono sempre meno. Ecco: dobbiamo riuscire a raccogliere gli stessi fondi. Sembra impossibile ma si può fare senza aumentare la pressione fiscale. Dobbiamo ingegnarci, magari sfruttando il settore dell'energia». Dice sì alla metropolitana di superficie e no a quella sotterranea, propone di rivedere completamente la gestione dei servizi sociali «che incidono 60-70 milioni nel bilancio, soldi che servono solo per pagare le bollette ma non cambiano l'impianto sociale» .
L'unica frecciata al sindaco uscente Emilio Floris è sul vecchio slogan di «Cagliari capitale del Mediterraneo»: «Io mi accontenterei di far riconoscere la città come capitale della Sardegna». ( m.r. )

16/01/2011