Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Ricominciamo dall’università»

Fonte: La Nuova Sardegna
14 gennaio 2011


Incontro rettore-sindaco per un’alleanza sull’economia della cultura


CAGLIARI. Uno dei più bei panorami di Cagliari si ammira dal tetto del palazzo delle Scienze e il San Giovanni di Dio, quando smetterà di essere ospedale, non faticherà ad affermarsi come il museo dei musei, a due passi dal porto, lungo una passeggiata che percorre tutti gli strati della storia cittadina. Rettore e sindaco s’incontreranno «a breve»: c’è voglia di conoscersi e di unirsi.
L’obbiettivo è promuovere la vita universitaria e farla diventare un connotato di Cagliari. Quel che incoraggia è un grande patrimonio immobiliare ricco di storia e quasi pronto sul piano burocratico per essere inserito in progetti che diano spazio alla ricerca e all’alta formazione ma anche a una frequentazione culturale permanente, animata dai cagliaritani, dai sardi e dai turisti. Un altro elemento di forte incoraggiamento è che esiste già un parco utenti prontissimo a dare vita a un campus universitario urbano: sono le 35 mila persone che trascorrono le loro giornate nei vari istituti universitari, cioè studenti, docenti, ricercatori, amministrativi. All’inaugurazione dell’anno accademico Antonello Sanna preside di Architettura ha sottolineato: «... A fronte di una città che in trent’anni diminuisce del 20 per cento la sua popolazione, l’Università aumenta di circa il 50 per cento i suoi iscritti... Inoltre, ormai meno del 20 per cento degli iscritti risiede a Cagliari. Anche rispetto alla ‘grande Cagliari’, la cui crescita ha ampiamente riassorbito le perdite di popolazione del capoluogo, l’Università si espande comunque con ben maggiore rapidità, fin dagli anni 70, con due decenni che hanno segnato il vero boom dell’università di massa». Insomma, è ora che Cagliari (Comune, enti, rappresentanze dei cittadini) finisca di sottovalutare la presenza dell’ateneo il quale (spiegava sempre Sanna) ha già fatto varie uscite in cui ha dimostrato di «non sentirsi pià come provvisoriamente parcheggiata in città, in attesa di una sistemazione definitiva nel campus (di Monserrato) ma come parte sempre più integrante dell’organismo urbano». Una prova: la foresteria che darà nuova forza ai programmi di internazionalizzazione dell’ateneo si fa nell’ex clinica medica. Sanna ha poi richiamato l’attenzione sul parco umano universitario: «La massa critica di 35 mila persone straordinaria per quantità e qualità che rappresentano di gran lunga il maggior potenziale di innovazione per il futuro della città». Un altro elemento a favore di una riunione delle forze e degli intenti: la politica amministrativa della città ha già scoperto questo potenziale e l’ha inserito nel piano strategico di Cagliari. Dunque il grande «parco urbano storico-culturale e della conoscenza» nelle idee esiste già, sull’asse nord-sud, dalla Marina al «sistema incentrato sulla piazza d’Armi». Con questa consapevolezza, l’Università deve essere «identificata sia come detentrice di porzioni strategiche di questo patrimonio sia come protagonista delle funzione di eccellenza (ricerca, formazione, didattica)». (a. s.)