Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Caos rifiuti: stop all’impianto del compost

Fonte: La Nuova Sardegna
7 agosto 2008

GIOVEDÌ, 07 AGOSTO 2008

Pagina 1 - Cagliari

Gli operatori non bastano a far funzionare la struttura realizzata dal Tecnocasic, si chiude entro cinque giorni

Il presidente Milia si rivolge alla Regione che conferma: niente assunzioni

CAGLIARI. Non c’è personale, l’impianto di compostaggio del Tecnocasic sarà fermato entro cinque giorni se la Regione non avvallerà l’assunzione di una decina di operatori indispensabili a gestire il raddoppio dei volumi raccolti dal bacino uno. L’ultimatum è contenuto in una nota trasmessa dai direttori generali del Tecnocasic e del Casic, al presidente del Casic, Graziano Milia.
La nota, controfirmata dallo stesso Milia, è stata consegnata all’assessore regionale all’industria Concetta Rau, che nei giorni scorsi aveva chiesto in toni categorici ai vertici del consorzio di non modificare l’organico tecnico della controllata Tecnocasic e di attenersi alle indicazioni della legge di riforma, non ancora in vigore. La risposta non si è fatta attendere, perchè secondo i direttori generali gli attuali diciotto operatori non sono sufficienti a garantire il funzionamento dell’impianto in condizioni di sicurezza. Progettato per trattare 70 tonnellate di rifiuti organici al giorno, l’impianto ne riceve 190 da sei comuni, cui nel giro di dieci giorni si aggiungeranno Cagliari e Assemini, dove la raccolta differenziata sembra entrata ormai in una fase regolare. Sono giorni ormai che il materiale umido viene stoccato in attesa del trattamento. Ad oggi risultano quasi mille tonnellate di rifiuti parcheggiate a tempo indeterminato. La conseguenza è sotto il naso degli abitanti di Capoterra, costretti a respirarne i miasmi. Ma con l’impianto che marcia a regime ridotto i responsabili del Tecnocasic non sanno come intervenire. Da qui l’iniziativa di girare il problema al presidente del Casic, che non ha perso tempo e si è rivolto all’assessore Rau. La responsabile dell’industria ha preso atto e ha indirizzato a Milia e a tutti i consiglieri di amministrazione del Casic un fax che contiene un invito preciso: osservare la legge sul riordino delle funzioni nelle aree industriali e procedere soltanto con rapporti di lavoro a tempo determinato. Ma gli operai che hanno lavorato per un anno nell’impianto attraverso la società interinale Adecco hanno maturato in base alla legge il diritto alla precedenza nei confronti di qualsiasi altro e quindi all’assunzione. Ecco perchè il Tecnocasic si trova ora in forte imbarazzo. Due possibilità: bocciare gli operatori già qualificati e rivolgersi altrove oppure fermare l’impianto del compostaggio. Un’ipotesi quest’ultima che metterebbe nei guai l’intero sistema dello smaltimento proprio sotto ferragosto. Dietro questo intreccio emerge la tensione fra l’assessore Rau, il presidente Milia e il presidente di Tecnocasic, Nino Granara. Tensione forte, che rischia di provocare danni pesanti ai comuni e di conseguenza ai cittadini. Oggi è in programma una seduta del cda del Tecnocasic in cui il problema sarà messo al centro della discussione. Difficile che dal confronto resti fuori il governatore Renato Soru, che finora ha lasciato campo libero all’assessore Rau: se quello dei rifiuti nell’area del Cagliaritano diventasse un problema, sarebbe anche un problema politico.