Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A fuoco nella notte l'auto di Ugo Storelli

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2011


Attentato al direttore sanitario dell'Asl 8 e consigliere comunale

Nei mesi scorsi, in due distinti episodi, erano state danneggiate la sua auto e quella della moglie.
Un vicino di casa ha visto tutto. Ha sentito un botto, si è affacciato dalla finestra e ha notato un uomo scappare a piedi verso via dei Vittorini mentre la Mercedes E 280 blu di Ugo Storelli, 56 anni, direttore sanitario dell'Asl di Cagliari, dal 1994 consigliere comunale di Forza Italia di cui oggi è capogruppo, veniva avvolta dalle fiamme. Un attentato dal movente ancora misterioso, messo a segno nella notte tra venerdì e sabato in via Berengario, alla vigilia del battesimo della figlia del funzionario.
I PRECEDENTI Che non arriva però come un fulmine a ciel sereno. Nei mesi precedenti Storelli aveva infatti ricevuto altri due strani avvertimenti: a ottobre qualcuno aveva rotto i finestrini laterali della sua Mercedes e il lunotto posteriore della Mini della moglie che anche in quell'occasione erano posteggiate sotto casa; raid replicato a novembre, quando i malviventi si erano accaniti ancora contro l'utilitaria di famiglia, mandando nuovamente in frantumi il vetro appena riparato. Qualcuno ce l'ha con lui, questo è ormai chiaro. Molto più difficile capire perché: «Non ho la minima idea di chi possa avermi fatto una cosa del genere - il suo commento -, non credo c'entri la mia attività politica, d'altronde sono solo un consigliere comunale e non ho responsabilità amministrative dirette. Ma non riesco a trovare una ragione valida neanche nell'ambito del mio lavoro come direttore sanitario, magari ho scontentato qualcuno e mi sono attirato inimicizie, ma nulla che possa giustificare un gesto così pesante». Ieri pomeriggio, concluso il banchetto per il battesimo della figlia a cui l'esponente del centrodestra non ha voluto rinunciare («per nulla al mondo mi sarei privato di stare insieme ai miei cari in un'occasione tanto importante, la festa non sono riusciti a rovinarmela»), è stato interrogato dagli uomini della Digos che, coordinati dal dirigente Alfonso Polverino, si stanno occupando di far luce sull'accaduto.
IL BLITZ È da poco passata l'una di notte in via Berengario, tranquilla stradina di palazzi signorili nel cuore del rione di Genneruxi, quando un'ombra si avvicina alla Mercedes di Storelli posteggiata a pochi metri da casa, dove la via muore davanti alle barriere antirumore dell'Asse mediano. A quell'ora il direttore sanitario, che è anche presidente dell'associazione sportiva Arsenal, è ancora in piedi, impegnato nei preparativi per il battesimo della figlia nata un mese fa. Lui non si accorge di nulla, il vicino invece sente un rumore, una sorda esplosione. Si affaccia e nota il bagliore delle fiamme, poi un uomo correre in direzione di via Vittorini. Subito avvisa Storelli. Due, tre telefonate al 115 e al 113: la notte a Genneruxi si riempie di lampeggianti. I vigili del fuoco spengono il rogo in pochi minuti, ma la Mercedes di Storelli è ormai ridotta a un rottame fumante. Danneggiata irrimediabilmente anche la Volkswagen Polo di una ragazza che da due giorni si era trasferita col fidanzato in un appartamento vicino, la cui unica “colpa” è stata quella di posteggiare l'utilitaria di fronte alla berlina del funzionario.
LE INDAGINI In via Berengario arrivano anche le volanti della polizia e gli agenti della Digos, che si mettono al lavoro. Il primo interrogatorio di Storelli, eseguito a pochi minuti dall'attentato, non fornisce spunti. «Non ho sospetti», spiega lui. Nel pomeriggio di ieri il secondo round, nel corso del quale il direttore sanitario avrebbe elencato, genericamente, una serie di ipotetiche piste che ora verranno approfondite. Matrice politica? Ritorsione legata alla sua attività nell'Asl? Nulla viene escluso. Determinante potrebbe rivelarsi la testimonianza del vicino, l'unico che ha visto l'attentatore, anche se a quanto pare da una distanza tale che non gli avrebbe consentito di tracciarne un identikit preciso.
MASSIMO LEDDA

09/01/2011


reazioni
Cappellacci: «Gesto vile, ma vada avanti»


La notizia dell'attentato al direttore sanitario dell'Asl di Cagliari Ugo Storelli si è diffusa rapidamente negli ambienti politici. Il governatore Ugo Cappellacci ha espresso solidarietà e parole di dura condanna: «È stato un gesto vile e insensato - ha detto -. Auspico che quanto prima i responsabili siano assicurati alla giustizia. Esprimo all'amico Storelli e alla sua famiglia il mio più sincero sentimento di vicinanza insieme all'invito ad andare avanti con la sua attività politica e amministrativa con la determinazione e la passione di sempre».
Il coordinatore regionale del Pdl Mariano Delogu e il capogruppo in consiglio regionale Mario Diana, esprimono «totale solidarietà all'amico Storelli, il cui encomiabile impegno politico, unito alle preziose doti umane e professionali, sono una risorsa di rara importanza per il centrodestra sardo». «Auspichiamo - concludono - che i responsabili di un gesto tanto vigliacco possano essere individuati e che, nel frattempo, il confronto politico si mantenga nei binari di una contrapposizione civile, soprattutto ora che la città di Cagliari si avvia verso le elezioni comunali, momento di massima espressione democratica nella vita pubblica cittadina».

09/01/2011