Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baggiani, veleggiando tra i generi

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2011

Il trombettista cagliaritano, docente del Conservatorio e vicedirettore della scuola civica, è il fondatore della GB Orchestra


Sedici distinte personalità al servizio di un progetto comune: quello della GB Orchestra. Dove le prime due lettere stanno per Giorgio Baggiani, trombettista di vaglia, fondatore di un ensemble che dal 2009 veleggia tra musica leggera, jazz e funk, con a bordo Matteo Cogoni, Riccardo Spiga, Adriano Sarais, tromba, Marco Argiolas e Andrea Morelli, sax tenore, Giuseppe Murgia ed Emanuele Contis, sax alto, Francesco Sangiovanni, sax baritono, Maurizio Ligas, Massimiliano Coni, Enrico Sanneris, trombone, Francesco Ghiani, pianoforte, Antonello Deriu, chitarra, Gemiliano Cabras, basso, Daniele Russo, batteria. «Siamo una specie di grande famiglia. Le idee del singolo vengono condivise da tutti. Alcuni solisti hanno una formazione accademica, altri invece sono autodidatti che nel tempo hanno frequentato corsi specifici. In un caso e nell'altro sono tutti ottimi professionisti», afferma Baggiani, docente al Conservatorio di Cagliari e fondatore della Scuola Civica di Musica insieme al maestro Luigi Puddu: «Dopo la prima uscita ufficiale, in occasione della Navicella D'Argento, l'attività è proseguita con lo spettacolo Ballando e cantando gli anni '60 , ideato da Maurizio Porcelli, che la scorsa stagione ha collezionato quattro repliche con i teatri ogni volta strapieni. In questi due anni abbiamo ospitato artisti importanti come il trombettista Fabrizio Bosso, le attrici Mariangela D'Abbraccio e Barbara Cola, e suonato in contesti prestigiosi come il premio Francesco Alziator che il 29 ottobre si è tenuto al Teatro Lirico».
Tra gli amori musicali del collettivo, spicca quello per la musica leggera italiana e internazionale, dei favolosi anni Sessanta: «La musica di quegli anni è ricca di bellissime canzoni, italiane e americane. Penso ad esempio ai brani di Burt Bacharach, che nel nostro repertorio non mancano mai. Inoltre, abbiamo deciso di dedicare questa orchestra alla memoria di Berto Pisano, grande direttore delle orchestre Rai di quell'epoca. Non è facile trovare un organico strumentale che riesca a confrontarsi con gli arrangiamenti di quel periodo. Noi però ce la mettiamo tutta. Proviamo costantemente e devo dire che tanta fatica non è vana, visto anche il successo di pubblico che riscuotiamo in ogni esibizione. In settembre abbiamo tenuto un concerto al Bastione di Saint Remy per la serata dedicata al ballo degli anni Cinquanta: c'erano più di tremila persone e alla fine tantissimi sono venuti a farci i complimenti. Ho provato un'emozione che non dimenticherò mai». Fino a maggio l'ensemble ha un'agenda fitta di impegni e con le offerte più svariate: dall'omaggio a Glenn Miller alle serate dedicate al jazz di Chuck Mangione, fino a quelle di impronta funk. Tra gli obiettivi futuri, il battesimo discografico e l'ampliamento dell'organico: «Per quanto riguarda la registrazione di un cd, abbiamo ricevuto diverse proposte, che ovviamente stiamo valutando tutti insieme. Mentre sul fronte dell'organizzazione sonora, stiamo pensando di mutare l'attuale assetto in uno ritmico sinfonico aggiungendo una sezione d'archi».
CARLO ARGIOLAS

08/01/2011