Italia dei valori
Dopo la polemica tra segreteria regionale e provinciale dell'Idv (dove la prima è accusata dalla seconda di aver deciso da sola il ritiro del proprio candidato dalle primarie, probabile preludio di un'uscita dalla coalizione di centrosinistra), Giovanni Dore prova a fare una ricostruzione personale della vicenda. «Anzitutto voglio dire che, smaltita la personale delusione, ritengo la decisione assunta dai vertici del mio partito sia condivisibile sotto il profilo politico», scrive il giovane avvocato sul profilo di Facebook.
Lo spirito della sua candidatura era quello di «proporre progetti e candidature alternative quella del Pd, non contro il maggior partito della coalizione, ma nell'interesse della città». Il problema, semmai, era rappresentato dai numeri: «Quanti progetti e potenziali leader ci sono negli altri partiti o aggregazioni del centrosinistra? A valutare dal numero delle candidature, ben quattro, cinque se ci fossi stato anche io!».
Insomma, un centrosinistra con troppe anime, che avrebbero potuto essere di meno, dato che «una buona parte di questi partiti erano disponibili a riconoscersi nella candidatura “civica” di Olita». E allora: «Perché si è verificata una tale frammentazione?». ( m.r. )
04/01/2011