Federconsumatori. Occhio al cartellino e alla qualità della merce venduta con riduzioni
Ecco i dieci consigli di Federconsumatori per tenersi alla larga dalle fregature durante gli sconti.
Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo entro il termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto il difetto.
Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce Saldo deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Diffidate degli sconti superiori al 50 per cento: spesso nascondono merce non proprio nuova.
Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità.
Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. Diffidate dei marchi simili a quelli noti. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi verrà presentato.
Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato; il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile.
Diffidate dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati. Controllare attentamente l'etichetta e la taglia.
Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno.
Nei negozi che espongono l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi.
Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazioni dei consumatori, all'Ufficio comunale per il commercio o ai Vigili urbani.
04/01/2011