Circa settemila spettatori in via Roma per Mango. Affollati soprattutto i locali del centro storico
Pochi i turisti rispetto allo scorso anno, deserti i quartieri periferici
CAGLIARI. Almeno settemila persone, secondo le stime delle forze dell’ordine, hanno festeggiato la sera di San Silvestro tra via Roma e piazza Matteotti, dove il Comune ha allestito il palco che ha ospitato il concerto del cantautore Mango. La manifestazione, con fuochi d’artificio, si è svolta senza incidenti. Un altro gruppo musicale si è esibito in via Santa Croce.
Non si può dire, però, che questo fine d’anno abbia raggiunto il pienone del 2009-2010 con Claudio Baglioni, un personaggio che aveva richiamato sia dal resto dell’isola che d’Italia. Alla fine del 2009 c’era stato anche un incremento dei voli low cost, mentre quest’anno l’afflusso turistico è stato in tono minore. Il centro città e parte di Castello sono stati chiusi al traffico-auto per le manifestazioni musicali. Via Roma è stata bloccata all’altezza di via XX Settembre. Mentre il rione più antico della città è stato vietato alle vetture nella parte alta di via Dei Genovesi. Poco distante, nelle scalette di via Santa Croce un gruppo musicale ha intrattenuto un’altra parte di cagliaritani, lo stesso è avvenuto nel rione Marina, in piazzetta Savoia, con alcuni dj.
Molto entusiasmo e città affollata, ma senza un punto centrale, come l’anno scorso. Molto seguiti anche i fuochi d’artificio «lanciati» poco dopo la mezzanotte dallo spiazzo del parcheggio di via Cammino Nuovo (vietato alle auto). In confronto agli anni passati, la maggior parte delle persone hanno preferito passare l’ultimo dell’anno dentro i locali, quasi tutti aperti, accontentandosi di qualche passeggiata nel centro storico.
Questo è il secondo anno in cui il Capodanno è stato organizzato dalla società che aveva vinto l’appalto fatto a suo tempo dal Comune (e che si interessa degli eventi maggiori della città). Ma resta sempre sotto traccia la polemica mai sopita sull’opportunità o meno del grande evento. Soprattutto da parte dell’opposizione viene chiesto di rinunciare a questo tipo di intrattenimento in favore di un fine d’anno diffuso all’interno dei quartieri, sia storici che non. In generale se si esclude il centro città, il resto di Cagliari rimane deserto. Mentre vi sono diversi luoghi e piazze che potrebbero ospitare incontri culturali e di spettacolo. Ma il problema è sempre la volontà politico-culturale.