Marco Lai, responsabile della Caritas, sottolinea come l’aumento della disoccupazione abbia esteso la povertà



CAGLIARI. Più lavoro, ripete don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana. «Il 2010 è stato un anno difficile perché l’aumentata disoccupazione ha esteso l’area della povertà coinvolgendo anche famiglie che ne erano esenti. «La povertà - dice il nuovo parroco di Sant’Eulalia - è una piovra avvolgente, genera debiti e rischio di usura». Nell’anno che sta per concludersi il tandem Caritas-Provincia ha salvato con il microcredito 300 famiglie, per un totale di 850 mila euro stanziati. L’associazione “Sant’Ignazio” ha erogato 500 mila euro per prevenire l’usura e aiutare persone “non bancabili” (che non non hanno i requisiti patrimoniali o di reddito per essere clienti di una banca). Tra le iniziative da mettere in cantiere nel nuovo anno, don Marco Lai prevede il “Fondo etico di garanzia”. Scontata la conferma dei servizi in vigore: mensa Caritas con 450 pasti/giorno, assistenza agli immigrati, attività di prevenzione dello sfruttamento della prostituzione e contro il lavoro nero. «Uno degli obiettivi più importanti della Caritas - conclude don Marco Lai - è abituare i cagliaritani alla solidarietà quotidiana, non solamente quella generata da grandi calamità, mediaticamente rilanciata. Anche questa è importante, ma molto più autentica è la cultura della solidarietà feriale. Ed è qusta che permette di migliorare la qualità della vita». (m.g.)