Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Acqua, è scontro sull'aumento delle tariffe

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2010

L'Autorità d'ambito replica all'Associazione dei Comuni: «Gli enti locali sono azionisti della società»

L'Anci Sardegna è contraria all'incremento delle tariffe dell'acqua («aumenti finalizzati al solo scopo di far cassa, pari al 13% in un anno»), annunciate dal commissario regionale dell'Ato, Francesco Lippi. In un documento approvato dall'esecutivo nell'ultima seduta, l'associazione guidata da Tore Cherchi contesta l'aumento «deciso senza nessun coinvolgimento e concertazione delle autonomie locali cui la legge affida competenze in materia tariffaria».
BOTTA E RISPOSTA Immediata la replica dell'Ato. «C'è da chiedersi dove fossero i rappresentanti dei Comuni quando per 5 anni la legge 29 del '97 non veniva applicata e le tariffe non adeguate all'andamento di gestione della società sempre partecipata dai Comuni, che sono gli azionisti e che hanno creato l'Autorità d'ambito, poi commissariata».
Occorre capire - si legge nella nota dell'Ato - perché per tanti anni centinaia di milioni di euro destinati a migliorare le infrastrutture di rete sono rimasti fermi, soldi che in questi anni avrebbero consentito di dare respiro a un sistema imprenditoriale asfittico, impoverito dalla capacità di accelerare la spesa».
ANCE I Comuni - protesta l'Anci - sono esclusi dalle procedure di controllo sull'attività di gestione e organizzazione del servizio idrico integrato in Sardegna e dalla funzione di garantire ai cittadini-utenti che le risorse investite raggiungano gli obiettivi e adeguati livelli di qualità. «Con questa politica si spiana la strada alla privatizzazione dell'acqua. L'Anci Sardegna è contraria a questa prospettiva e fa appello al Consiglio regionale perché il problema del servizio idrico sia finalmente messo all'ordine del giorno e si ponga fine a una situazione di incertezza e deterioramento della situazione». L'Anci, già contraria al commissariamento dell'Ato, lamenta «la mancata presentazione e discussione di un piano industriale per risanare le gravi perdite di Abbanoa».
ABBANOA «Il nostro lavoro - replica l'Ato - ha portato a importanti risultati: approvazione della revisione straordinaria del Piano d'Ambito con 5 anni di ritardo e che consentirà ad Abbanoa di poter finalmente adeguare il proprio piano industriale. Non solo: accelerazione della spesa con lo sblocco di 250 milioni che hanno consentito di avviare oltre 100 gare in corso». L'Ato ricorda che oggi sarà siglato un accordo con l'Anci per la restituzione di 5 milioni di euro ai Comuni derivanti da economie ottenute in questi anni di commissariamento.

29/12/2010