Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Cagliari ora è una città turistica»

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2010

Il primo cittadino parla di stadio, Tuvixeddu e campus universitario durante il tradizionale incontro con i giornalisti
Bilancio di fine mandato per Floris, che punta al Senato
A pochi mesi dalla scadenza del mandato, il sindaco Emilio Floris fa un bilancio dei dieci anni che lo hanno visto alla guida dell'amministrazione comunale cagliaritana.
Lo dice en passant , in mezzo al lungo discorso di fine anno, anche se non riesce a nascondere l'orgoglio per essere uno dei sindaci più longevi di Cagliari: «Nessuno ha la mia esperienza, chi è durato per dieci anni?». E in effetti se si esclude Ottone Bacaredda, primo cittadino per ventitré anni - ma erano decisamente altri tempi - Emilio Floris non ha rivali: dal 2001 al 2011, un decennio «fatto intensamente», durante il quale ha contribuito «a cambiare radicalmente il volto della città. Se uno pensa a com'era il capoluogo all'inizio della mia esperienza, stenta a riconoscerlo oggi». La conferenza stampa di fine 2010 («anche se qualcuno può interpretarla come un bilancio di fine mandato»), è anche l'occasione per parlare dei progetti da finire, quelli che ancora devono essere iniziati e delle elezioni di primavera.
NUOVO SINDACO A chi gli chiede di fare un nome buono per la sua successione a Palazzo Bacaredda risponde: «Ci sono scelte che vanno fatte considerando sia il gradimento di una persona alla popolazione, sia gli equilibri politici. Il mix di questi due fattori è il risultato migliore. Comunque, conta la capacità dell'individuo». E se qualcuno prospetta l'ipotesi di un sindaco donna (riferendosi alla possibile candidatura di Ada Lai) risponde: «La distinzione tra generi è ormai fuori luogo. Lo dimostra il fatto che molti dei nostri dirigenti, anche tra i nuovi, sono donne».
IL CONFRONTO CON LA REGIONE Il 2011 sarà l'anno del confronto con la Regione, che Floris definisce «cassaforte», e di un nuovo «patto istituzionale che supporti il nostro modo di vedere la città con risorse finanziarie». Nei prossimi incontri - il primo avverrà proprio in questi giorni - con Ugo Cappellacci si parlerà dei soldi necessari «per terminare il Parco della musica, la Mediateca del Mediterraeo e per iniziare i lavori del parcheggio di via Roma e del Palazzetto dello sport». La parentesi dedicata alla struttura che nascerà in via San Paolo è ampia: «Lo ha disegnato Obermayer, uno degli architetti più in voga in questo momento. Sarà un'opera polifunzionale, dedicata al mondo dello sport ma non solo, perché potrà accogliere anche eventi di altro genere».
LO STADIO Ma l'anno che verrà potrebbe essere anche l'ultimo in cui il Cagliari giocherà al Sant'Elia. Su questo Floris è possibilista («ancora non è detta l'ultima parola, aspettiamo gli eventi») e riferendosi al presidente rossoblù Massimo Cellino, che non cita mai nel discorso, precisa: «L'imprenditore deve essere lasciato libero di investire dove vuole. A Cagliari le difficoltà sono legate al valore dell'area: i 30 o 40 milioni di euro che servono per acquistare i terreni di Sant'Elia non sono paragonabili a quelli spesi a Elmas». Ma se la strada annunciata si rivelerà realmente percorribile, allora «verranno valutate al meglio le destinazioni di quell'area. Lo stadio potrebbe essere trasformato in altro, magari con un bando di gara che veda la partecipazione del pubblico e del privato. È una zona di altissimo pregio su cui si possono sviluppare interessi diversi. Non sono preoccupato. Può essere una iniziativa in grado di portare molte risorse al Comune».
FRONTE DEL MARE È sicuro che a poca distanza verrà realizzato il porticciolo, rimasto impantanato negli uffici comunali e regionali per anni: «I lavori inizieranno entro la fine della consiliatura». Il nuovo fronte del mare è forse l'argomento di cui va più orgoglioso: «Provate a ricordare cosa era il molo Ichnusa nel 2001, con il muro della Marina militare che impediva di percorrere tutta la banchina. Ora c'è il terminal crociere, la passeggiata verrà inaugurata presto. Non c'è più la nave della Tirrenia ormeggiata in via Roma e non ci sono più le tre gru del molo Sant'Agostino».
IL CAMPUS UNIVERSITARIO Sul progetto campus universitario, che nei giorni scorsi è arrivato anche sul tavolo della Corte dei conti in un esposto depositato dai rappresentanti dell'Urban center, dice: «Speriamo che l'Ersu lo faccia, a noi va bene qualunque soluzione, in viale La Plaia o in un'altra zona. Possiamo fare anche una permuta con nostri terreni per favorire la realizzazione degli alloggi. Il vero problema è che si volevano fare 190 mila metri cubi dove se ne potevano costruire 85-90 mila. Per il vecchio progetto le concessioni dei nostri uffici c'erano già, non deve essere addebitata a me la mancata apertura dei cantieri».
TURISMO La metamorfosi della città sotto l'aspetto turistico è l'occasione per togliersi alcuni sassolini dalla scarpa: «Appena eletto avevo problemi a parlare di turismo con tutti, anche coi politici. Mi dicevano: Cagliari è una città borghese che non vuole stravolgimenti e preferisce continuare sulla strada del terziario tradizionale. Abbiamo dimostrato il contrario».
EDILIZIA POPOLARE Sant'Elia e i suoi palazzoni in disgrazia sono sempre «un tema prioritario», e lo dimostra il fatto che «ho sempre avuto consenso nei quartieri popolari perché mi sono sempre ricordato di loro». Ecco perché Floris giudica come «un tradimento non aver portato a termine le iniziative previste. Aspetto con ansia proposte dall'amministrazione regionale». Una cosa è certa: «Cagliari ha già dato per quanto riguarda l'edilizia popolare. Ora deve riqualificare i palazzi esistenti. Dobbiamo pensare semmai all'edilizia agevolata e per le giovani coppie. Per questo c'è il progetto di Su Stangioni e dell'ex mercato civico di viale Monastir».
TUVIXEDDU Il colle di Tuvixeddu e i progetti rimasti solo sulla carta «sono una spina nel fianco. È l'esempio di quanto il meglio sia nemico del bene. In attesa del meglio, non si fa neanche il bene». Eppure per sbloccare la situazione «abbiamo proposto tutto, anche l'asse stradale aveva una soluzione intermedia che poteva essere di gradimento per la Regione».
RIFIUTI L'ennesima proroga dell'affidamento della raccolta dei rifiuti scadrà alla fine dell'anno. E dal primo gennaio sarà necessario un altro rinnovo, visto che l'appalto (di due anni) non è ancora stato assegnato definitivamente. Il sindaco è convinto che l'ordinanza debba essere firmata dal «presidente della Regione». Da viale Trento però non sono dello stesso avviso (e la scelta sarebbe supportata anche da un parere del ministero), e allora Floris annuncia: «Penso che sarà l'unico atto di violazione che compirò coscientemente, per non lasciare la città in queste condizioni».
IL SENATO E il futuro? «Ho tante scelte. Fare il senatore? Mi piacerebbe. Vorrei portare la mia esperienza di 10 anni da sindaco a Roma. Ma l'augurio che faccio al governo è di durare fino al 2013. Se avrò la salute e la voglia che ho adesso, vedrò. Ma le attività di famiglia non sono di scarso interesse, potrei dedicarmi a queste. Una cosa è certa: non mi ritiro, e sarò a disposizione del nuovo sindaco. Chiunque esso sia».
MICHELE RUFFI

29/12/2010