federalismo
L'entrata in scena del federalismo fiscale cambierà faccia al trasferimento delle risorse ai comuni, «con un taglio drastico di 445 milioni». È quanto emerge da uno studio del Pd sulla base dei dati della Copaff (la commissione paritetica sul federalismo). Il cambio di rotta introdotto dal Governo assegna un futuro limpido a Olbia che si ritroverebbe un aumento di finanziamenti pari al 180 per cento, record italiano. Secondo l'indagine, messa a punto dal senatore Marco Stradiotto, il nuovo fisco penalizzerebbe i comuni del centrosud, con un miglioramento generale per le amministrazioni locali del nord. C'è però l'eccezione Cagliari, che potrebbe contare su un leggero aumento dei trasferimenti (più 2 per cento rispetto alla situazione attuale).
IL NUOVO FISCO La perdita di risorse per i capoluoghi di provincia è pari a 445 milioni e 455 mila euro. Il dato calcolato dal Pd emerge dal confronto tra i trasferimenti del 2010 e il totale delle imposte che verranno devolute ai comuni in base al decreto attuativo sul fisco comunale. Tra i 92 comuni presi in esame, 52 otterrebbero benefici dalla proposta di riforma, mentre 40 verrebbero penalizzati.
IL CASO OLBIA Il capoluogo gallurese raggiungerebbe 25 milioni 212 mila euro di entrate, a fronte di trasferimenti che nel 2010 sono stati pari a 8 milioni 988 mila euro, con un saldo positivo del 180 per cento. Tutto questo grazie alle tasse di registro, le tasse ipotecarie, l'Irpef sul reddito da fabbricati e il presunto introito previsto dalla cedolare sugli affitti. Nella classifica dei comuni capoluogo avvantaggiati segue Imperia, che vedrà un gettito dalle tasse devolute per 18 milioni e 47 mila euro, segnando un più 122 per cento rispetto ai trasferimenti di quest'anno. Bene anche Parma (+105%); Padova (+76%); Siena (+68%) e Treviso (+58%). Cagliari non è tra i comuni che guadagnano di più ma può tirare un sospiro di sollievo per una situazione ben più favorevole rispetto a quanto rischia di accadere a quasi tutti i comuni del centrosud.
CENTROSUD PENALIZZATO Il nuovo sistema fiscale si abbatterà come un macigno su una città che non può certo permettersi di perdere risorse: L'Aquila potrebbe pagare il passaggio al federalismo fiscale, con un drastico meno 66 per cento, perché passerebbe dai 40 milioni attuali a 13 milioni e 706 mila euro. Tempi duri anche per Napoli, che scivolerebbe da 645 a 252 milioni, con una perdita di 61 punti percentuali. Male anche Messina (-59%), Potenza (-56%), Palermo (-55%) e Catanzaro (-46%).
MEGLIO IL NORD Dall'altra parte della medaglia c'è un centronord avvantaggiato, anche se meno di quanto perda il sud. Bene Bologna, che passerà da 148 a 208 milioni (+40 per cento). Bene anche Milano (+34) e Firenze (+33). Poi ci sono Venezia con il +26% e Ancona col più 10.
LE ECCEZIONI Tra le eccezioni non c'è solo Cagliari, che è rimasta immune dal crollo del Sud. Anche Campobasso potrà sorridere col più 10 per cento. Brutte notizie, invece, per due grandi città del nord. Genova perderà il 22 per cento di risorse, mentre Torino scenderà del 9 per cento. Non esulta neanche la Capitale: Roma passerà da un miliardo e 318 milioni a un miliardo e 188 (meno 10 per cento).
27/12/2010