Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Natale nero dei commercianti

Fonte: L'Unione Sarda
27 dicembre 2010

Il presidente di Confesercenti: «Senza aiuti, in primavera tanti sono destinati a fallire»
Affari in calo anche del 30%. Bolognese: «Siamo troppi»
«Dateci parcheggi: oltre a quello di via Roma, ne serve uno anche in piazza Garibaldi».
Questa volta non si può dire che non si siano dati da fare: «Abbiamo regalato 5000 biglietti per la sosta nei parcheggi dell'Apcoa. Li ha visti in questi giorni? Erano desolatamente vuoti», confessa Roberto Bolognese, presidente provinciale di Confesercenti. E la fotografia della sera del 24, struscio inesistente in via Garibaldi-via Manno e commercianti fermi sull'ingresso dei negozi vuoti, quasi spaesati, va a braccetto con la sua ricostruzione degli affari natalizi: «A Cagliari è andata malissimo. Siamo in una situazione particolare, peggio di tutta l'Isola. E non solo per la concorrenza dei centri commerciali». Il problema, semmai, è un altro. Il nemico è in casa: «La verità è che siamo troppi. In una situazione come questa, di crisi, ci ammazziamo a vicenda. Si sta incentivando l'apertura di nuove imprese, invece bisogna sostenere quelle in difficoltà».
L'INDEBITAMENTO Che sono tante: secondo la Confesercenti nella provincia di Cagliari ci sono circa trentamila aziende su cui pendono le cartelle esattoriali di Equitalia. Per un debito che ha raggiunto proporzioni assurde: «Abbiamo stimato che l'indebitamento superi il miliardo e 800 mila euro», dice Bolognese.
MENO 30 PER CENTO Rispetto al Natale del 2009, quello appena trascorso ha portato un calo degli incassi «tra il 20 e il 30 per cento». Peggio di tutti, il settore dell'abbigliamento: «È proprio in questo campo che c'è troppa offerta. Certo, ha influito anche il meteo che in questi giorni non ha invogliato la gente a uscire e fare acquisti. Ma lo ripeto: siamo troppo e sono sicuro che tra febbraio e marzo, quando sarà il momento di fare i conti, ne pagheremo le conseguenze». Cioè? «Molti di noi chiuderanno. O saranno costretti a farlo perché già sulla strada del fallimento. Nessun periodo di saldi può risollevare una stagione come questa». La soluzione? «Il Comune dovrebbe estendere a via Garibaldi e via Manno l'intervento che ha appena terminato a Villanova. E poi ci servono parcheggi: oltre a quello di via Roma, ne vorremmo uno sotterraneo anche in piazza Garibaldi».
L'INDAGINE La crisi del commercio comunque riguarda l'intera Isola. Che anche durante il periodo natalizio ha registrato una flessione preoccupante. La riduzione del volume d'affari secondo un'indagine svolta dal Cat (Centro assistenza tecnica) della Confesercenti, interessa mediamente «un esercizio su due», con punte del 59 per cento nel settore della pelletteria e del 55 per cento nell'abbigliamento.
La ricerca ha riguardato oltre 150 aziende distribuite nelle province di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari. «Il fenomeno è estremamente preoccupante ed evidenzia una crisi strutturale», osserva il presidente regionale Marco Sulis. «Ai segnali già noti di sofferenza se ne aggiungono altri che aggravano, ulteriormente, un quadro già preoccupante. Persino le vendite nel settore dell'elettronica hanno subito una contrazione: il 55 per cento degli intervistati ha lamentato un calo medio del 10 per cento».
SALDI INUTILI Ma le previsioni sono negative anche per i prossimi mesi. E i saldi, per molti, non saranno un salvagente adeguato. «La situazione è ormai insostenibile. Servono misure urgenti», conclude Sulis, «sia per ridare potere d'acquisto alle famiglie, sia per sostenere le imprese che sono drammaticamente a corto di liquidità. Senza interventi rapidi il futuro del commercio nell'Isola è seriamente a rischio».
MICHELE RUFFI

27/12/2010