Terramaini. Botta e risposta tra le associazioni e l'assessore comunale allo Sport
L'appello di 9 società sportive. Lai: «Fine lavori a gennaio»
«Cosa aspetta il Comune a riaprire l'impianto di Terramaini?», si chiedono i rappresentanti di 9 società sportive.
Si appellano al sindaco Emilio Floris le nove società sportive che rischiano il fallimento a causa della chiusura della piscina comunale di Terramaini. La vasca è inagibile da agosto per consentire «inderogabili lavori di messa in sicurezza degli impianti». Risultato: le società sono state costrette a sospendere l'attività agonistica, a mettere in pausa i loro collaboratori e a chiedere asilo a strutture private con un sovraccarico di costi ormai insostenibile.
L'APPELLO «Cosa aspetta il Comune a riaprire la piscina e a restituirla ai cagliaritani e a tutti gli amanti del nuoto?», domandano le nove società in una lettera indirizzata al primo cittadino, all'assessorato allo Sport e alla Commissione comunale competente. «Quali sono i problemi che ostano alla riapertura dell'impianto?». Ieri mattina l'assessore Aurelio Lai ha promesso che «entro gennaio la piscina di Terramaini tornerà a disposizione dell'utenza», ma le sue parole non sono bastate a rassicurare le società, che restano scettiche. «Già in passato», ricordano, «l'assessore si era sbilanciato indicando l'inizio di novembre come data di riapertura della piscina. Il termine della sua promessa, però, è scaduto da quasi due mesi e la piscina è ancora tristemente chiusa».
LE SOCIETÀ La missiva indirizzata al sindaco Emilio Floris è stata firmata dai rappresentanti delle società Ferrini Cagliari, Promosport Cagliari, Nuoto Club Cagliari, Sporting Nuoto Cagliari, Nuoto Mania, Sport Gest Libertas, Oppidum Sport, Gruppo In Forma e Libertas Karalis. «Siamo nove società dilettantistiche», si presentano, «che hanno sempre garantito la fruibilità di un impianto pubblico a migliaia di utenti e a tanti atleti agonisti, raccogliendo il mandato del Comune nel 2006 e della Federazione italiana nuoto (Fin) nel 2009. Il nostro è un movimento che si poggia su società, dirigenti, collaboratori e atleti agonisti che si confrontano in tutta la Sardegna e spesso anche in campo nazionale con buoni risultati. Lanciamo quindi un accorato appello affinché la piscina riprenda immediatamente a funzionare».
LA GESTIONE Non è tutto. «Dal Comune ci aspettiamo, inoltre, che siano individuati tempi e modalità della futura gestione dell'impianto pirrese nell'interesse della cittadinanza e nel rispetto della nostra attività, viceversa destinata a fallire mandando in fumo quanto faticosamente costruito in tanti anni di duro lavoro». La piscina di Terramaini ha funzionato normalmente fino al 2008, pur essendo un colosso in una città già dotata di altre strutture simili. Poi sono cominciati i problemi: nel 2009 la prima chiusura (quattro mesi) e quest'anno un nuovo stop di circa un mese tra febbraio e marzo, seguito da quello del primo agosto che prosegue ancora oggi. «Com'è possibile che dopo cinque mesi i problemi non siano ancora stati risolti?».
PAOLO LOCHE
24/12/2010