Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lavoro e maternità: una guida alle nuove norme

Fonte: L'Unione Sarda
24 dicembre 2010

Imprenditoria femminile

Conciliare i tempi di lavoro e della vita personale e familiare, una missione (quasi) impossibile. Eppure gli strumenti per i cittadini non mancano: l'Europa incentiva efficaci politiche per la conciliazione e l'Italia può contare sull'innovativa legge 53 del 2000 che sostiene il diritto alla maternità e alla paternità o all'assistenza di persone non autosufficienti, armonizzandoli con le necessità lavorative e di formazione.
Vanno in questa direzione due iniziative presentate ieri dal Comitato per l'imprenditoria femminile (If) della Camera di commercio: la guida Conciliazione tempi di vita e di lavoro , agevole aiuto per chi intende usufruire della normativa, e l'istituzione della Banca dati dei sostituti d'impresa.
«L'articolo 9 della legge 53 offre a titolari d'impresa, lavoratori autonomi e liberi professionisti la possibilità di farsi sostituire o affiancare temporaneamente da un collaboratore in caso di maternità o paternità mettendo a disposizione incentivi legati alla presentazione di progetti specifici», chiariscono a questo proposito Maria Grazia Sanna, presidente del Comitato If, e il segretario della Camera di Commercio Carlo Desogus. Dal 2001 sono stati stanziati 43 milioni per l'applicazione della legge ma nemmeno un euro è arrivato in Sardegna. «Segno della necessità di modificare la mentalità degli imprenditori proseguendo con le azioni di formazione e informazione», precisa Sanna, ricordando che sul sito web www.ca.camcom.gov.it è già possibile inserire i curricula per la banca dati.
L'iniziativa è frutto di un percorso che ha visto tra le sue tappe la sottoscrizione, nel 2007, di un accordo quadro per favorire azioni che incentivino la conciliazione siglato da sindacati, consigliere di parità regionale e delle province del Sud Sardegna e associazioni di categoria. Per Sanna la questione non è relegabile al solo mondo femminile: da un lato ha a che fare con il diritto a vivere al meglio la famiglia, dall'altro con una migliore organizzazione delle imprese. Per questo la Ue incentiva l'equa condivisione dei carichi familiari tra uomini e donne. In quest'ottica la guida e la banca dati favoriranno un circolo virtuoso in cui si metteranno in gioco professionalità e nuove opportunità imprenditoriali e, più praticamente, permetteranno agli interessati di prepararsi per tempo a usufruire dei finanziamenti per la conciliazione disponibili dal 2011.
CARLA ETZO

24/12/2010