Comunali Professionisti e associazioni
Centocinquanta tra professionisti, commercianti, uomini di sport, del mondo della scuola e delle associazioni. Sono l'avanguardia degli spezzoni della società cagliaritana che sostengono la candidatura a sindaco del leader riformatore Massimo Fantola. Le firme, con tanto di lettera di accompagnamento, sono state consegnate ieri alla stampa: «La politica tende sempre più ad allontanarsi dai cittadini. È per questo che noi siamo convinti che sia il momento che i cittadini si avvicinino alla politica - scrivono Aldo Accardo, Elisabetta Nannini, Giorgio Piras e Giorgio Valdes, i promotori della petizione - sempre più frequentemente, la politica viene considerata una pratica riservata agli addetti ai lavori. A ogni elezione si riduce il numero dei cittadini che vanno a votare, come se le scelte democratiche non servissero più a niente».
La scelta del sindaco, nelle intenzioni dei firmatari, deve essere un momento di grande partecipazione, che deve andare oltre i partiti, per raggiungere chi non vuole rinunciare al proprio ruolo di protagonista delle scelte di democrazia: «È per questo che, tra i nomi che sentiamo proporre, abbiamo individuato la persona e il progetto che hanno le carte in regola per disegnare la Cagliari del futuro, mettendola al servizio delle esigenze di sviluppo economico. Su Massimo Fantola abbiamo deciso di attivare una raccolta di firme che possono essere uno strumento per una nuova politica, che coinvolga i cittadini». «Non sapevo niente di questa iniziativa, non può che farmi piacere e sostenermi nell'idea di mettermi al servizio delle istanze che arrivano dalla società», commenta Fantola, «oltre a quella dei proponenti ho accolto con particolare favore il sostegno di amici storici come Piero Abbruzzese, Angelo Balestrieri, Carlo Bernardini, Francesco Cocco Ortu, Carlo De Magistris, Franco Dore, Gavino Faa, Antonello Giua Marassi, Luigi Mamusa, Maurizio Melis, Matteo Papoff, Gigi Picciau, Carlo Pintor, Paolo Racugno, Marina Valdes, Alessandra Napoleone e Susanna Carta».
24/12/2010