Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Acqua, come usarla e soprattutto come non sprecarla

Fonte: La Nuova Sardegna
22 dicembre 2010

Un volume per le scuole realizzato dai bambini insieme ai tecnici Enas

CAGLIARI. Si intitola “Acqua istruzioni per l’uso”. È un volumetto ideato dall’Enas, con la collaborazione della Presidenza della Giunta regionale, e da gennaio sarà distribuito a circa diecimila alunni delle scuole della provincia di Cagliari.
Il libro realizzato con i fondi dell’accordo di programma quadro Mediterraneo Balcani, messi a disposizione dai Ministero degli Esteri e dello Sviluppo economico, è il risultato del lavoro delle due quinte elementari, D e B, della scuola di via Stoccolma di Cagliari e da quelli degli istituti elementari di Pancevo, in Serbia, dove i tecnici dell’Enas si sono recati per effettuare alcune attività di studio e di ricerca all’interno delle operazioni di cooperazione internazionale dell’ente. Sono stati coinvolti nel progetto anche i comuni di Had Soualem (Marocco), Zenica (Bosnia) e Scutari (Albania). Sulla base dei contributi dei bambini italiani e serbi, i tecnici del Servizio Qualità Acqua Erogata l’Enas hanno ricostruito un percorso che ha affrontato i diversi nodi della questione, ripresi nel volume in altrettanti capitoli «Nelle quaranta pagine, tra testi in italiano, inglese e francese, coloratissimi disegni e foto realizzate da Roberto Salvo, si vuole divulgare tra i piccoli la cultura del risparmio idrico e l’importanza dell’acqua come bene primario della nostra società - ha sottolineato Maria Antonietta Dessena, curatrice del progetto». «Il lavoro ripercorre tutte le fasi dalla raccolta dell’acqua fino alle procedure di potabilizzazione - ha spiegato il presidente dell’Enas Sergio Vacca - ed è il frutto di una ricerca svolta in classe e anche attraverso uno stage nei nostri laboratori. I disegni realizzati dai bambini mostrano come i piccoli studenti hanno recepito il tema e illustrato le numerose fasi della lavorazione, con gli impianti di potabilizzazione, le discariche, i procedimenti chimici e soprattutto le regole per non disperdere o non sprecare questo bene prezioso». Il progetto sarà riproposto anche il prossimo anno.