Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nessuna proroga, baretti nella bufera

Fonte: L'Unione Sarda
20 dicembre 2010

Il Comune non ha ancora applicato il decreto che allunga le licenze fino al 2015
A fine anno scadranno 20 concessioni demaniali al Poetto
Per effetto del decreto Milleproroghe, la scadenza di tutte le concessioni demaniali del Poetto dovrebbe slittare al 2015.
«Un provvedimento capace di ridare fiato e prospettive alle attività balneari», avevano sorriso tutti (dalle associazioni agli imprenditori balneari) quando il Governo mise nero su bianco il decreto Milleproroghe, che allungava la durata delle concessioni demaniali fino al 2015. Era la fine del 2009. Nei dodici mesi successivi, quasi tutti i comuni costieri della Sardegna hanno recepito la normativa statale e «ridato fiato» ai titolari di chioschi e stabilimenti. Tutti (72 municipi sparsi per l'Isola) tranne Cagliari, dove gli uffici non hanno ancora provveduto a prorogare le concessioni di cinque anni.
VENTI STABILIMENTI Piccolo particolare: tra meno di due settimane scadranno le licenze di «una ventina di operatori», come certifica Alberto Bertolotti, presidente del Sindacato italiano balneari. Tra questi, c'è anche la cooperativa Golfo degli Angeli, «che conta 7 punti spiaggia in tutto il Poetto». Si capisce perché il rappresentante del Sib si dice «molto preoccupato» e precisa: «Sono convinto che l'azione dei dirigenti non corrisponda alla volontà politica del Comune».
INTERROGAZIONE Ieri l'argomento è stato affrontato anche durante la riunione della Commissione urbanistica comunale. E quattro consiglieri hanno presentato un'interrogazione urgente per capire i motivi del “silenzio” dell'amministrazione. «La proroga è indispensabile, per consentire a tutti i titolari di concessioni demaniali di poter effettuare gli investimenti necessari a sanare gli abusi», dice il consigliere Claudio Cugusi. «In caso contrario nessuno investirà per mettersi in regola». Dello stesso avviso anche Massimiliano Tavolacci (gli altri due firmatari dell'interrogazione sono Giorgio Angius e Andrea Scano), che sottolinea la «particolare situazione cagliaritana», nella quale «né il Pul né le proroghe sono state portate a termine».
IL BANDO Questo significa due cose: «Con le concessioni scadute, gran parte degli imprenditori non avrebbero più il diritto di chiedere di ristrutturare e adeguare i propri chioschetti». Ma le nuove leggi impongono una gara pubblica per l'affidamento degli spazi sul litorale: «Con quali criteri dovrebbero essere messe in gara le concessioni scadute? La proroga ha senso anche perché lo Stato deve ancora emanare le direttive che i Comuni dovranno seguire per i bandi. E questo dunque, allo stato attuale è impossibile».
M.R.

18/12/2010