Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il mio turismo parla in limba»

Fonte: L'Unione Sarda
16 dicembre 2010

L'industria delle vacanze si prepara agli “Stati generali” di sabato. Appello agli imprenditori: non mancate

Crisponi: nuovi progetti per rilanciare il settore

L'assessore regionale al Turismo chiama a raccolta gli imprenditori: «Voglio ascoltarli per scrivere assieme a loro il piano triennale di settore».
Il turismo che vorrebbe è naturalmente targato Quattro Mori. E dovrà durare ben oltre l'estate, se possibile 365 giorni all'anno. Luigi Crisponi, assessore regionale al Turismo nella Giunta Cappellacci bis, rilancia una sfida che nessuno è riuscito a vincere: «Ma la grinta e la passione di chi lavora in questo settore mi dimostra che la via che stiamo seguendo è quella giusta». Dà due indizi, per far capire quel che farà. Il primo: «Adoro l'idea che l'identità regionale possa venire fuori una volta per tutte». Il secondo: «Quando mi dicono che quell'evento - vedi Laura Pausini a Olbia - è riuscito a far lavorare le aziende più che a ferragosto, questa sì che è musica per le mie orecchie».
STATI GENERALI L'industria delle vacanze (35 mila addetti e un fatturato che rappresenta l'8% del Pil regionale) la conosce a menadito, non tanto perché è l'assessore del Turismo quanto per quel che è stato finora, presidente dell'Esit, di Federalberghi e anche di Confcommercio. Eppure vuole saperne di più, direttamente dai diretti interessati, in modo che ognuno possa dire la sua sul futuro che si vuole e il suo assessorato sia prima di tutto una «centrale d'ascolto» e poi una «cabina di regia» del settore vacanziero. Ecco perché ha convocato gli Stati generali del turismo (sabato al T-Hotel a Cagliari), che chiameranno a raccolta gli imprenditori del settore, «uomini d'impresa che orgogliosamente operano in questo importante e difficile comparto», ma anche le amministrazioni locali, le società di servizi, le province, le Pro Loco. «Un'occasione da non perdere», raccomanda l'assessore. All'orizzonte c'è infatti un altro importante appuntamento: il Piano del turismo per il prossimo triennio («sarà pronto entro la primavera») che l'assessorato intende scrivere con la maggiore condivisione dei professionisti del turismo. «Questo piano non è stato mai scritto - spiega Crisponi - e dobbiamo fare in modo che sia lungimirante, perché deve essere il nostro roadbook, che serve all'assessorato ma anche ai territori: gli Stati generali devono diventare un momento di confronto per riflettere sulla situazione attuale, ho il piacere di ascoltare gli stakeholder e i loro suggerimenti, in modo che possano tradursi in linee d'azione da inserire nel piano che disegnerà il futuro dell'Isola». Crisponi lancia qualche spunto di discussione, come ad esempio «abbiamo necessità di attrarre turismo italiano o è preferibile andare all'assalto del turismo internazionale che ancora rappresenta quote inferiori al 30%? Come operare la destagionalizzazione e come immaginare un futuro realmente turistico se non si attiva un tavolo di riflessione anche con l'assessorato ai Trasporti?».
I PROGETTI Che si debba cambiare musica, d'altronde, lo riconoscono tutti e gli ultimi progetti della Regione (a partire da “L'Isola che danza”, con i primi 700 mila euro a 10 Comuni sardi che organizzeranno iniziative a Capodanno) confermano la volontà dell'assessorato di rilanciare l'altra stagione con iniziative di grande richiamo, legate alle tradizioni, alla lingua, ai suoni, ai saperi di ciascun territorio, che attraggano turisti oltre l'estate. Un obiettivo che sembra più facile raggiungere nelle zone interne che - parola di assessore del Supramonte - sono quelle che si prestano di più ad accogliere l'utenza della bassa stagione. «Dobbiamo però riscrivere le leggi, ormai obsolete, sulla qualità delle aziende ricettive - spiega Crisponi - i nostri alberghi e le strutture extra-alberghiere, anche per essere sfruttate di più, vanno riqualificate e messe al servizio dei turisti, con spazi per le bici, piscine riscaldate e centri benessere, luoghi per attività congressuale: tutti elementi su cui si deve puntare nell'altra stagione». Un monito per tutti: «Vinciamo la sfida del campanile e creiamo una sinergia tra le piccole comunità, che devono diventare distretti economici locali».
LA SCOMMESSA Per l'assessore ci sono dunque le premesse per voltare pagina e aiutare il settore («oggi febbricitante, se c'è crisi è impensabile che l'Isola non venga colpita»), con l'appoggio di città, come Cagliari («che ha fatto passi da gigante»). «Questa è un'Isola che ha l'ambizione di poter accogliere quanti più turisti possibili e perciò deve incuriosire, non solo per la sua straordinaria vocazione balneare: un turismo di qualità sa leggere nelle righe della sua grande storia, rispettarne l'ambiente e restituire serenità e fiducia agli operatori e allo stesso territorio».
CARLA RAGGIO

16/12/2010