Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ctm, ecco le fermate senza barriere

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2010

Presentato ieri il protocollo d'intesa: in tre anni cambieranno 200 postazioni su 845
Interventi per consentire ai disabili di usare i mezzi pubblici
Il Comune spende 400 mila euro, la Provincia 370. Sarà disponibile anche un call center per i disabili.
Va bene Amico bus ma i disabili devono poter viaggiare come qualunque cittadino nelle linee del Ctm: è questa, in pillole, la filosofia che ha suggerito il protocollo d'intesa tra Ctm, Provincia, comuni di Cagliari e Quartu e Coadi (Consulte associazioni disabili), presentato ieri mattina nella sede dell'azienda consortile. Un documento che si traduce in una piattaforma di interventi che faciliteranno l'accesso dei disabili ai mezzi pubblici.
GLI INTERVENTI In particolare, all'altezza delle fermate, i marciapiedi saranno messi al livello dell'ingresso dei bus e saranno ottimizzate le distanze tra la pensilina e i bordi del marciapiede stesso (si provvederà a evidenziare questi spazi con un'adeguata colorazione). Prevista anche la pedana integrata all'interno dei mezzi pubblici e l'installazione di percorsi tattili (destinati ai non vedenti).
I COSTI E I TEMPI Innovazioni che porteranno Cagliari all'eccellenza nazionale nella riduzione e nell'abbattimento delle barriere architettoniche nel trasporto pubblico. Ovvio che, per realizzare queste innovazioni, serve denaro: 400 mila euro arrivano dal Comune mentre la Provincia partecipa con 370 mila euro, destinati a migliorare la situazione nelle fermate in prossimità delle scuole. L'obiettivo è intervenire, nell'arco di tre anni, su 200 delle 845 fermate Ctm (per il momento, si è lavorato su due fermate di Quartu e una in via Scano): intanto, si parte con un esperimento di 60 giorni per valutare eventuali correttivi. Uno sforzo economico per le amministrazioni, soprattutto in tempi di tagli agli enti locali, come ha lasciato intendere il sindaco Emilio Floris (presente insieme al collega quartese Mauro Contini, al presidente e al direttore del Ctm, Francesco Corona ed Ezio Castagna, e ai rappresentanti delle Coadi), preoccupato dall'idea di poter tagliare il servizio Amico bus. «Ma ci vogliamo pensare bene prima di farlo».
GLI UTENTI I soldi, dunque, escono dalle casse del Comune di Cagliari e dalla Provincia. Il Comune di Quartu, invece, si è impegnato a reperire fondi nella prossima Finanziaria. Il Ctm, dal suo canto, attiva un un call center che avverte l'autista dell'arrivo del disabile e inserisce il mezzo nella prorità semaforica. Al tempo stesso, l'utente saprà a che tipo appartengono le fermate di partenza e di arrivo (A sono quelle che consentono l'accesso senza ausilio, B con l'aiuto e C quelle non attrezzate).
IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ La riunione di ieri è servita anche a presentare il bilancio di sostenibilità del Ctm: un'innovazione visto che, Saras a parte, questa è l'unica azienda sarda a dotarsene; nel resto d'Italia, solo altre sette aziende di trasporti ce l'hanno. In pratica, attraverso questo documento, il Ctm punta a contribuire allo sviluppo sostenibile e a descrivere gli interventi ai suoi skateholder (i soggetti portatori di interessi nei confronti di un'iniziativa economica).
MARCELLO COCCO

15/12/2010