Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fantola: «Cagliari dev'essere una città impresa»

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2010

Il leader dei Riformatori all'inaugurazione della sede del Patto per Cagliari

«Il prossimo sindaco dovrà avere un occhio di riguardo per il terziario». Franco Fozzi, presidente di Patto per Cagliari, guarda Massimo Fantola, seduto in prima fila. E il leader dei Riformatori replica: «Il capoluogo deve diventare una città-impresa, che sappia posizionarsi nel mercato, attrarre fondi e saperli gestire». I simpatizzanti della lista civica, soprattutto commercianti, applaudono nella nuova sede di via San Giacomo 42, inaugurata lunedì, che diventerà la base per gli incontri dei prossimi mesi.
LA LISTA CIVICA Il tema della serata non poteva che essere il terziario, un settore che rappresenta il settanta per cento del prodotto interno lordo della città - fanno notare i commercianti - ma che è vessato da troppi regolamenti, tasse e impedimenti di ogni tipo. «Si parla di 10mila imprese, che danno lavoro a 15mila addetti», ha sottolineato Fozzi. L'imperativo, per lui, è aumentare il Pil della città, facendo ripartire i suoi «motori spenti».
Qualche esempio? Il parco di Molentargius, l'ippodromo, il porto, l'aeroporto, i percorsi museali e la «piazza sul mare» da via Roma fino a Sant'Elia (che sarà compito del prossimo sindaco realizzare). «Cagliari è fra le prime città come tasse comunali, ma non è fra le prime per la qualità dei servizi», aggiunge Fozzi. «Vogliamo un primo cittadino con le idee chiare».
IL CANDIDATO SINDACO La persona giusta, per la lista civica, è Massimo Fantola. Lui ringrazia e loda i movimenti, «esperienze fondamentali, che coinvolgono fasce sociali che altrimenti sarebbero escluse dal dibattito, e forniscono a noi politici tanti consigli utili: i partiti non sono tutto».
La città dei prossimi anni, per Fantola, deve proiettarsi con più aggressività nel contesto mediterraneo, per poter competere con altre realtà più attrezzate. «Floris e la sua giunta hanno governato bene, ma i comuni, a causa della riduzione dei trasferimenti dallo Stato per il welfare, avranno a disposizione sempre meno risorse». Bisogna correre ai ripari, dunque, puntando sul commercio e sul turismo per produrre nuova ricchezza. La città-impresa immaginata dal leader dei Riformatori può nascere solo con un ampio consenso della cittadinanza. «Così si potranno ridistribuire le risorse», ha concluso Fantola.
FRANCESCO FUGGETTA