Teatro. Il cda chiede al celebre direttore d'orchestra di programmare la stagione 2011
Il soprintendente Pietrantonio “congelato” sino a fine anno
Floris ha chiesto al ministero della Cultura di posticipare il termine del 31 dicembre per approvare il bilancio.
Il 31 dicembre è alle porte. Se non si vuole arrivare al commissariamento del teatro occorre approvare il bilancio di previsione e programmare la stagione 2011. Non c'è tempo di cercare un nuovo soprintendente né un direttore artistico né un direttore amministrativo.
Anche per questo il consiglio di amministrazione, riunito ieri mattina, ha deciso di congelare le dimissioni di Maurizio Pietrantonio e chiedere aiuto ancora una volta a Hubert Soudant, celebre direttore d'orchestra noto in tutto il mondo (oggi è il numero uno della Tokyo simphony orchestra), già consigliere di amministrazione e nell'ottobre scorso per qualche settimana consulente artistico dopo le dimissioni di Massimo Biscardi.
SOUDANT DISPONIBILE Soudant ha dato al sindaco, che lo ha contattato personalmente, la sua disponibilità a dare una mano al teatro agonizzante per programmare la prossima stagione artistica o quanto meno dare dei suggerimenti. Non si sa quale sarà la disponibilità del maestro olandese in termini di tempo, certo è che concerti, opere e balletti devono essere pianificati entro l'anno, in modo da non perdere i finanziamenti del Fondo unico per lo spettacolo che vengono attribuiti sulla base di un punteggio che tiene conto, soprattutto, della qualità della programmazione.
DOMANI NUOVO CDA Soudant è atteso per domani in consiglio di amministrazione. «Ha dichiarato il suo amore per la Sardegna, si è espresso in termini lusinghieri sull'orchestra, che a suo avviso è tra le migliori delle Fondazioni liriche, e si è detto disponibile a fare tutto ciò che può per il teatro», ha detto ieri Emilio Floris. Sembra tramontata l'ipotesi, sostenuta con forza da Gualtiero Cualbu, di richiamare Biscardi alla direzione artistica.
PIETRANTONIO CONGELATO Ieri il cda avrebbe dovuto prendere atto delle dimissioni di Maurizio Pietrantonio da sovrintendente. Ma, esaminato lo statuto che stabilisce che il numero uno resti in carica sino alla nomina del successore, sembra che l'orientamento dei consiglieri sia di lasciarlo al suo posto, non votando il sì alle dimissioni, almeno per la gestione dell'emergenza.
TUTTE LE EMERGENZE Un'emergenza che è stata il filo conduttore della riunione di ieri. C'è da affrontare la crisi patrimoniale, ci sono da reperire i fondi per gli stipendi e le tredicesime, c'è da approvare il bilancio, il piano industriale, occorre programmare la stagione 2011, affrontare il nodo del contratto e della produttività dei dipendenti, pianificare l'attività del parco della musica. Tutto questo con un sovrintendente dimissionario, senza direttore amministrativo (il cda ha preso atto dell'addio di Vincenzo Caldo) né direttore del personale.
LE INCOGNITE SUL FUS Ma come è possibile pianificare una stagione artistica e approvare il bilancio senza sapere quanti soldi arriveranno dallo Stato? Il quesito è stato posto al ministero dei Beni culturali che, al momento, non ha risposto. Per questo Floris ha chiesto al gabinetto del ministro Bondi la disponibilità a posticipare il termine ultimo del 31 dicembre, oltre il quale arriverebbe il commissario. Del resto nelle stesse condizioni ci sono le altre 12 Fondazioni liriche italiane. In crisi e senza certezze per il futuro.
FABIO MANCA
14/12/2010