Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Endrich e quel voto contro le pensioni dei deputati

Fonte: L'Unione Sarda
13 dicembre 2010

Personaggi. Politici, parenti e avvocati lo hanno ricordato a 25 anni dalla morte

«Un uomo del fare, un esempio di onestà e trasparenza». Con queste parole lo scrittore e giornalista Marcello Veneziani ha voluto ricordare Enrico Endrich, avvocato e uomo politico tra i più noti della città, alla cui figura la famiglia ha dedicato un convegno tenutosi venerdì sera nella Sala del Comune, in occasione del 25° anniversario dalla sua scomparsa. Numerosi gli interventi di ex colleghi e amici, intervallati da proiezioni video e audio di alcuni dei suoi comizi, essendo stato per diversi anni uno degli esponenti di spicco dell'allora Movimento sociale italiano.
IL MAESTRO Mariano Delogu, moderatore del dibattito, ha spiegato quanto sia stato importante Endrich nella sua vita: «Mi ha insegnato tutto sull'arte forense, è stato un modello per i tanti neolaureati che si apprestavano a fare questo mestiere, come ero io quando l'ho conosciuto». Le loro vite sono state molto simili: «Come lui ho fatto l'avvocato, il senatore, il sindaco (Endrich è stato podestà dal 1928 al 1934), il presidente del Cagliari, e posso dire che mi ha battuto solo tre a uno perché, almeno nell'ultimo caso, ho vinto io», ha proseguito Delogu alludendo alla conquista della promozione in serie A durante la sua gestione. «Possedeva una straordinaria capacità oratoria che gli veniva riconosciuta anche dai suoi avversari politici», ha spiegato il sindaco Emilio Floris, «e sebbene non abbia mai avuto il piacere di conoscerlo in maniera profonda, mio padre mi ha sempre raccontato di quanto fosse alta la sua statura morale».
IL RICORDO Un uomo capace di dimettersi dal parlamento italiano quando i suoi colleghi votarono a favore del riconoscimento della pensione ai deputati, rinunciando così a una poltrona in onore degli ideali. Ideali che, con le parole dello storico Aldo Accardo, «erano sì ben forti, ma che per Endrich erano inutili se poi non si trasformavano in opere concrete, al servizio di tutti». Davanti a un folto pubblico, rimasto in sala durante tutta la serata, si sono poi succeduti al microfono l'assessore comunale alla cultura Giorgio Pellegrini, l'avvocato Francesco Onnis e Rafaele Corona, ex presidente della seconda sezione civile della Corte di Cassazione. In chiusura, l'appello della nipote Enrica Anedda, che in queste settimane sta preparando con i parenti un documentario sulla vita di Endrich e che, per questo motivo, è alla ricerca di «note, appunti, testimonianze dirette e indirette sulla sua vita».
DANIELE GAMBERINI

12/12/2010