Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il sindaco autorizza le bancarelle al porto Esplode la rivolta degli ambulanti del Cis

Fonte: La Nuova Sardegna
13 dicembre 2010

Quasi una sommossa. Ieri in via Roma coi venditori che occupano la strada



PIERLUIGI CARTA
Ancora un blocco di via Roma nel pomeriggio di ieri, questa volta ad opera degli ambulanti dei parcheggi del Cis che hanno passato la notte nella sala dei congressi dell’Autorità Portuale. Questa mattina gli uffici amministrativi sono rimasti chiusi e il personale è stato trasferito alla Stazione marittima. Davanti al porto si contano già venticinque stand degli ambulanti della Ulaas.
«Qui si prepara una guerra - afferma Giuseppe Melis, portavoce del Consorzio fiere e mercati, quelli del Cis - il sindaco ci ha preso in giro, e ora pretendiamo giustizia e la possibilità di lavorare». Dopo la visita della Digos nella sala occupata, arriva la telefonata dell’assessore Carta che comunica agli ambulanti che il sindaco ha concesso l’autorizzazione agli itineranti della Ulaas davanti al porto. Subito scatta la reazione degli operatori, che in un’ora radunano i mezzi per bloccare le due carreggiate di via Roma. Col blocco stradale gli ambulanti son riusciti a strappare la promessa di un incontro col sindaco, la posta in gioco è la corsia adibita a parcheggio di via Roma, preclusa all’utilizzo già prima del bando natalizio. Roberto Contu, ambulante del Cis, dichiara «la situazione non si sblocca. Ci era stato comunicato che in assenza di altre disposizioni del Comune l’Autorità Portuale avrebbe fatto scadere il nuovo bando entro le dieci».
Invece il bando non viene invalidato, i dimostranti serrano gli stand della piazza del Cis e ora pretendono la concessione di una zona più idonea al commercio. «La concorrenza con la zona del porto sarebbe schiacciante - sostiene uno di loro - nessuno si sposterebbe fino al Cis se si trova le bancarelle davanti ai portici. Il sindaco è stato sleale, nessuno di noi avrebbe partecipato al primo bando (aree designate la piazza di Pirri e piazza Maria Teresa di Calcutta) se avessimo avuto l’alternativa della zona portuale. Perché il Comune si dimentica che Pandolfi (presidente della Ulaas) ha fatto montare solo venticinque gazebo, mentre noi abbiamo alle spalle cinquanta famiglie».