Bancarella di Natale. Dopo la lotta il rammarico degli ambulanti
Dopo due giorni di serrata (e di lotta) gli ambulanti riaprono i gazebo della “Bancarella di Natale”, il mercatino organizzato dal Comune in piazza Madre Teresa di Calcutta (parcheggi ex Banca Cis). Tra gli stand, però, brucia ancora la sconfitta di venerdì quando, dopo l'incontro con il sindaco Emilio Floris, i commercianti non sono riusciti a bloccare i loro colleghi riuniti nell'associazione Ulaas che hanno ottenuto un'area del porto: una piazza più vantaggiosa per attirare i clienti.
«Oggi è un altro giorno, vogliamo pensare solo a lavorare», è l'opinione di molti ambulanti, impegnati a rendere le bancarelle più attrattive con delle luminarie natalizie. Quelle offerte da Floris arriveranno nei prossimi giorni. Ma a parte l'orgoglio dimostrato nel fare al meglio il proprio lavoro, l'amarezza tra i commercianti di piazza Madre Teresa di Calcutta è tanta. «Non ci hanno dato niente», afferma Roberto Pusceddu, «l'unica soddisfazione è stata quella di aver sentito uscire dalla bocca del sindaco la frase: “scusate, ho fatto degli errori”».
Dopo la lotta, gli ambulanti sono orientati a recuperare i due giorni di serrata e a cercare di contenere i danni derivanti dalla concorrenza dei loro colleghi al porto. «L'estensione del periodo di apertura fino al 9 gennaio», continua Pusceddu, «non compensa gli introiti che avremmo potuto fare in un'altra zona o senza la concorrenza sleale». A conferma dello smacco ricevuto dal Comune, molti commercianti ieri mattina affermavano: «A Cagliari chi rispetta le regole come abbiamo fatto noi, viene calpestato da tutti». Per questa ragione annunciano già da ora che il prossimo anno, per il mercatino di Natale, andranno altrove. «Siamo stati lasciati soli», hanno lamentato i commercianti dell'ex parcheggio Cis. In effetti accanto a loro non si è visto nessun rappresentante delle associazioni di categoria e di nessuna forza politica. (m.g.)
12/12/2010