Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I 150 anni dell'Unità d'Italia: quando il fiume Po era sardo

Fonte: L'Unione Sarda
13 dicembre 2010

Ieri Consiglio comunale straordinario per le celebrazioni

Lectio magistralis di Casula: «Per 537 anni, l'Italia era la Sardegna, la capitale Cagliari». Interventi di Floris e Balsamo.
Fratelli d'Italia e l'Hymnu Sardu Nationale: con questi due brani, cantati dal coro di Santa Cecilia, sono iniziate e si sono concluse le celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia. Per l'occasione, il Consiglio comunale ha vissuto una seduta straordinaria: l'assemblea, così come la Giunta, è stata accolta nel cortile del Municipio dalla banda cittadina.
IL SINDACO A fare gli onori di casa, in un'aula consiliare gremita, è stato il presidente Sandro Corsini, che ha dato il benvenuto alle autorità civili e militari presenti. Ma più che una festa, quella di ieri è stata l'occasione per riflettere sul ruolo - passato e futuro - dell'Isola: per il sindaco Emilio Floris, infatti, «la questione sarda non ha ancora trovato una soluzione. Ieri abbiamo subìto l'unità d'Italia, pagando un prezzo altissimo. Oggi dobbiamo trasformarci da comparse in attori protagonisti della riforma federalista in atto, e riprenderci quel ruolo che ci è stato negato». L'unico modo, per Floris, è riscrivere lo statuto regionale, «non più al passo con i tempi»: la nuova carta «non si deve basare sull'assistenzialismo, ma su un vero modello di sviluppo alla pari con le altre regioni. E siamo in forte ritardo nel riscriverla», ha aggiunto il sindaco.
IL PREFETTO D'accordo con lui il prefetto Giovanni Balsamo, secondo cui «la dimensione europea è fondamentale, ma l'essere nazione - con tutti i pregi e i difetti - è il valore base di una comunità. Vedo che i giovani sono disattenti su questi temi, dobbiamo trasmettere loro l'importanza del percorso che abbiamo fatto».
L'INGANNO Giunta e Consiglio hanno ascoltato con attenzione la lectio magistralis dello storico Francesco Cesare Casula. «L'Italia è stata ingannata, non vuole conoscere la sua vera storia», ha affermato lo studioso. «Ora non contiamo nulla, siamo visti come le Hawaii per gli americani. Ma per 537 anni, dal 1324 al 1861, tutta l'Italia era Sardegna, con capitale Cagliari, e tutti gli italiani erano sardi». Per dimostrarlo, Casula ha riportato due esempi: sui libri di testo in uso negli stati preunitari, si leggeva che “il fiume più lungo della Sardegna è il Po”, e su un giornale inglese del 1851, un inviato di guerra scriveva che gli austriaci attaccarono “la costa sarda del lago Maggiore”.
LA BANDIERA Il tricolore? «Non è altro che la seconda bandiera dello stato sardo, dopo i quattro mori», ha spiegato Casula. «Fu Cavour a convincere Vittorio Emanuele II a trasformare il nome del Regno di Sardegna in Regno d'Italia». Ma sull'Altare della Patria, fra le sedici statue che rappresentano in forma bucolica le regioni di allora, una sola ha la corona e lo scettro: la Sardegna.
FRANCESCO FUGGETTA

11/12/2010