Piazza Carlo Alberto. Fuggi fuggi generale all'arrivo delle auto di carabinieri e polizia
Notte movimentata a Castello, un ventenne lievemente ferito
La protesta del comitato “Per Castello”: «Le istituzioni e le forze dell'ordine dovrebbero far rispettare gli orari di chiusura dei locali notturni e far evitare gli schiamazzi che rendono le notti insonni».
Tutti contro tutti, sotto l'effetto dell'alcol. Maxi scazzottata, con lancio di bottiglie di vetro, la scorsa notte in piazza Carlo Alberto. Le sirene delle auto dei carabinieri e della polizia hanno fatto scappare gli improvvisati boxeur. Militari e agenti alla fine hanno trovato solo uno studente ventiduenne di Ussana, accompagnato dal 118 al pronto soccorso del Santissima Trinità con lievi ferite, e qualche ubriaco accasciato sulle panchine.
VIETATO DORMIRE Chi abita a Castello è stanco di notti insonni e giovani buttati in strada per i postumi delle sbornie. Anche ieri, verso le 4,30, la situazione è degenerata dopo decine e decine di bicchieri di alcol e birra. La rissa è scattata fuori da un locale di via La Marmora. Urla, persone che si inseguivano, bottiglie di vetro scagliate contro i muri. Chi vive da quelle parti ha iniziato a bersagliare i centralini di vigili urbani, carabinieri e polizia di telefonate. I primi ad arrivare sono stati i militari della stazione di Stampace, seguiti da due volanti. In piazza Carlo Alberto era improvvisamente tornata la calma. A terra i resti della rissa: bottiglie in frantumi, vetri e anche qualche goccia di sangue.
TRE AMBULANZE Il personale del 118, arrivato con tre ambulanze, si è preso cura di due giovani con piccole ferite. Un terzo è stato trasportato all'ospedale di via Is Mirrionis. Anche per lui niente di grave: una contusione al setto nasale. I carabinieri non hanno raccolto informazioni utili per risalire a quante persone abbiano preso parte alla scazzottata. L'unica cosa certa sembra essere il motivo della rissa: l'alcol. Molto alcol. Chi era ancora in piazza Carlo Alberto è stato semplicemente identificato.
LA PROTESTA «Siamo stufi». Francesco Asquer è il presidente del comitato “Per Castello”. Da anni si rivolge a istituzioni e forze dell'ordine nella speranza che le cose possano migliorare. «Di Castello», ha sottolineato ieri poche ore dopo la scazzottata, «ci si ricorda solo quando ci sono iniziative e manifestazioni. Poi torna nel dimenticatoio. Le istituzioni dovrebbero intervenire nel far rispettare le regole per la gestione dei locali notturni. Non esistono orari, e i gestori fanno quello che vogliono. E poi ogni mattina vedere ubriachi e sbandati nelle vie del quartiere non è certamente uno spettacolo decoroso».
M. V.
09/12/2010