Sant'Elia. Il consigliere Depau: la Giunta deve lavorare per salvare gli incentivi
La proposta di riforma di incentivi alle imprese, attualmente in discussione in Parlamento, fa dire al Pd cittadino che è in corso un nuovo scippo di risorse destinate all'Isola e al suo capoluogo. A denunciarlo è il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Ninni Depau: «È di questi giorni la notizia che il governo Berlusconi ha fatto l'ennesima retromarcia sulla costituzione delle Zone franche urbane eliminando, nel decreto di riforma degli incentivi alle imprese, gli sconti fiscali previsti (Ici, Irap, contributi sui dipendenti) nelle 22 aree depresse già individuate, fra le quali è presente il quartiere di Sant'Elia - dice l'esponente dell'opposizione - è uno scandalo che il governo voglia eliminare uno straordinario strumento per il rilancio di quartieri a particolare disagio sociale, istituito dal governo Prodi e che prevede uno stanziamento complessivo di 50 milioni per incentivi fiscali per l'insediamento di nuove attività economiche».
IL PROGETTO Dell'istituzione della Zona franca urbana nel borgo si parla ormai da anni. E non è ancora certo se («non è prevista la soppressione
delle misure relative alle zone franche urbane», dicono dal Ministero) gli incentivi verranno sottratti oppure rimodulati: «Non è la prima volta che Sant'Elia e gli altri quartieri già inseriti fra le Zone franche urbane devono fare i conti con delle autentiche beffe da parte del governo Berlusconi - ricorda Depau - esattamente un anno fa era stata necessaria una forte iniziativa dell'opposizione e dell'Anci per ripristinare gli incentivi originariamente previsti per le Zone franche urbane che il decreto legge 194 del 30 dicembre 2009 (mille proroghe) aveva inizialmente eliminato». In quell'occasione il Pd, assieme a qualche parlamentare della maggioranza, si mobilitò contro la cancellazione delle Zone franche urbane: «Ora torniamo a farlo, chiedendo che anche il sindaco e il presidente della Regione si sveglino dal loro torpore per evitare l'ennesimo scippo a danni dei Comuni, delle imprese, del lavoro».
IL PROVVEDIMENTO Il ministero dello Sviluppo economico, che nega di aver preso una decisione sulle zone franche («non c'è niente di certo») si è posto l'obiettivo di semplificare la platea di finanziamenti alle imprese abolendo molte delle leggi e introducendo tre linee guida principali: strumentazione automatica, introduzione di bandi per progetti più ampi e di lungo respiro e introduzione di procedure ad hoc per progetti che prevedono alla basse finanziamenti di oltre venti milioni di euro.
08/12/2010