Il giornalista Tv proposto dalla Costituente ecologista per le prossime amministrative
I verdi decisi a ritagliarsi un ruolo nel prossimo Consiglio
PABLO SOLE
CAGLIARI. Amministrative 2011: mentre il Pd e Pdl sono alle prese con la questione primarie, un nome ufficiale per il dopo Emilio Floris c’è già: è quello del giornalista televisivo Paolo Matta. L’annuncio è arrivato ieri per bocca di Tiziana Frongia, coordinatrice regionale della “Costituente ecologista” lanciata dal presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. A sostenere uno dei volti più noti dell’emittente Videolina saranno due liste: la prima compilata dallo stesso Matta, l’altra composta dagli aderenti alla Costituente. Ambienti vicini al leader designato fanno sapere che si tratta di una candidatura aperta, da sottoporre agli elettori attraverso le primarie. «Abbiamo deciso di puntare su Paolo Matta - ha affermato Frongia - perché non è un professionista della politica e poi perché conosce molto bene la città e i suoi problemi. La candidatura sarà sostenuta dalla Costituente, alla quale hanno già aderito il comitato “No nuke” e l’associazione “Zero gas”».
Che Matta non sia un politico non v’è dubbio, ma in caso di elezione - a sindaco o consigliere potrebbe dire di aver già visitato l’aula consiliare. E non solo da cronista: alla fine degli anni Ottanta era capogruppo della Dc in consiglio comunale. Cagliaritano, 54 anni, stampacino di via Sant’Efisio e caposervizio nell’emittente che fa capo all’immobiliarista Sergio Zuncheddu, ha tenuto le redini del sindacato Ucsi (Unione cattolica della stampa italiana), prima di lasciarle a Mario Girau. È notoriamente riconosciuto come un moderato.
«La scelta di presentare un nostro candidato - ha proseguito Frongia - è stata dettata anche da ciò che sta succedendo a livello locale: non appoggeremo mai il presunto candidato Pd Antonello Cabras e il “civico” Massimo Fantola, professionisti della politica». Definizione, in questo caso, dall’accezione non certo positiva. «Basta con chi vive solo di politica - ha concluso la coordinatrice della Costituente - anche in Parlamento: due legislature e poi tutti a casa. Senza possibilità di ricandidatura».